Il Fatto Quotidiano rivela che la maggioranza e il governo hanno intenzione di procedere alla riforma della legge sulla caccia con un collegato alla legge di bilancio.
Anche se sta stabilmente piazzato sul fronte opposto, le anticipazioni sulla riforma della legge sulla caccia ha più volte dimostrato di averle buone: pertanto è bene prendere sul serio la notizia diffusa dal Fatto Quotidiano, che in un articolo firmato da Alberto Marzocchi rivela che su impulso di Fratelli d’Italia e del ministero dell’Agricoltura la maggioranza ha intenzione di intervenire con un collegato alla legge di bilancio, che dunque si ritaglierebbe una corsia preferenziale in parlamento.
Marzocchi cita una fonte interna al ministero (il dossier lo sta gestendo il sottosegretario Patrizio La Pietra, ma l’ispiratore è chiaramente Francesco Lollobrigida), che conferma che «presenterà la riforma del sistema venatorio entro i primi mesi del 2025».
Sui contenuti al momento è massimo il riserbo. Il Fatto ipotizza che dentro ci siano il depotenziamento dell’Ispra, minori vincoli per la cattura degli uccelli da richiamo, l’aumento delle specie cacciabili, l’allungamento della stagione venatoria e una nuova perimetrazione («per difetto») delle aree protette.
Rischia così di passare in secondo piano, se non addirittura d’arenarsi definitivamente, la proposta della Lega, scomparsa dall’ordine dei lavori della Camera dopo la decisione di farla arrivare direttamente in aula senza completare la discussione in commissione, dove l’ostruzionismo del Movimento 5 Stelle l’aveva sostanzialmente bloccata.
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