La Federcaccia Brescia riepiloga le possibili modifiche della legge regionale sulla caccia alle quali sta lavorando la commissione consiliare agricoltura.
C’è quella sul legame tra figli e genitori nell’iscrizione ad Atc e Comprensori alpini, ma non è l’unica modifica della legge regionale sulla caccia alla quale sta lavorando la commissione consiliare agricoltura della Lombardia: con una nota la Federcaccia Brescia ha evidenziato le altre proposte inserite nella seconda legge di revisione ordinamentale 2024.
La principale riguarda il via libera all’addestramento cani anche a caccia aperta, senza l’obbligo di portare con sé l’arma; da non sottovalutare neppure gli emendamenti sui contributi aggiuntivi per chi abbatte un certo numero di ungulati (in parte servirebbero a coprire le spese dei recuperatori), sulla caccia nei terreni in cui ristagnano le acque una volta che dopo le piene i fiumi sono rientrati nell’alveo, e sul prelievo della volpe nelle Zone di rifugio e ambientamento,
Ce n’è uno che la Federcaccia Brescia ritiene pericoloso, seppur comprensibile nello spirito: è quello che «consentirebbe ad Atc e Comprensori alpini» di imporre sanzioni aggiuntive «per delle fattispecie al limite del bracconaggio. Non che non si possa pensare a qualcosa che [punisca] questi comportamenti»; ma la Federcaccia preferisce una soluzione omogenea per tutto il territorio regionale.
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