La Federcaccia replica alle critiche di Wwf, Legambiente e Fatto Quotidiano, che contestano il suo coinvolgimento nella gestione del centro visite della riserva naturale del Padule di Fucecchio.
«È l’ennesimo attacco strumentale e demagogico», al quale la Federcaccia non ha potuto non replicare: senza il contributo dei cacciatori, «i cui chiari e appostamenti [sono] determinanti per la conservazione degli habitat», la riserva naturale del Padule di Fucecchio, il cui centro visite ha ricevuto in gestione dal comune di Larciano, rischierebbe «di trasformarsi rapidamente in un ammasso di vegetazione invasiva, fino a scomparire».
È una risposta chiara all’articolo del Fatto Quotidiano (l’ha firmato Alberto Marzocchi), che riprendendo la tesi di Legambiente e Wwf (la descrivono come «una vicenda tragicomica», e invocano l’intervento della Regione Toscana) ha criticato la decisione di coinvolgere la Federcaccia nella gestione: la caccia, si legge, «è un’attività ludica che poco ha a che vedere con la difesa della biodiversità».
Per la Legambiente il coinvolgimento della Federcaccia rappresenta «un epilogo quantomeno sorprendente, che non può non indignare»; il Fatto aveva riportato anche le parole di Guido Scoccianti, delegato Wwf Toscana, per il quale i cacciatori «da decenni non solo depauperano la fauna selvatica dell’area palustre, ma sono anche il primo e maggiore ostacolo all’ampliamento dell’area protetta».
La replica della Federcaccia
La Federcaccia Toscana non ha potuto fare a meno di ribadire qual è «il ruolo fondamentale che i cacciatori hanno svolto e continuano a svolgere nella salvaguardia di questo prezioso ecosistema»; solo loro possono garantire la manutenzione dell’area, per evitare il degrado della quale sono necessarie «una gestione attiva di regimazione delle acque e il controllo delle specie aliene e invasive».
«I chiari di caccia sono essenziali per mantenere l’equilibrio ecologico del Padule di Fucecchio» ricorda Marco Salvadori, presidente della Federcaccia Toscana; «senza la nostra presenza questa zona umida rischierebbe di scomparire».
Per esperienza e competenza «i cacciatori e la Federcaccia sono pienamente titolati alla gestione del centro visite del Padule di Fucecchio» rimarca Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia; «la conservazione dell’ambiente non è materia esclusiva di animalisti e ambientalisti». La polemica è «poco aderente alla realtà»; le istituzioni locali hanno fatto una scelta «ponderata, che valorizza l’esperienza concreta nella protezione degli ecosistemi».
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