La terza commissione consiliare del Veneto ha approvato il progetto di legge statale sulle deroghe per il prelievo del lupo.
Nel migliore dei casi sarà l’avvio di un percorso lungo, nel peggiore poco più di un’iniziativa simbolica; qualunque sarà l’esito, sarebbe comunque sbagliato sottovalutare quanto accaduto nella terza commissione consiliare della Regione Veneto, che ha approvato il progetto di legge statale sull’introduzione di una deroga per il prelievo del lupo.
In sostanza si tratta di un invito al parlamento nazionale, sollecitato a occuparsi rapidamente della questione: dopo l’eventuale voto favorevole del consiglio regionale, ovviamente la procedura dovrà completarsi a Roma secondo le forme canoniche.
È quasi impossibile che accada prima del 2025: solo a dicembre le istituzioni europee, che un paio di settimane fa si sono dette favorevoli ad abbassare il regime di tutela della specie, discuteranno della modifica della Convenzione di Berna.
Per Tommaso Razzolini, consigliere regionale i Fratelli d’Italia, «l’ennesimo attacco dei lupi, che solo pochi giorni fa hanno sbranato tre asini di un’azienda agricola nel territorio di Tarzo, sottolinea ancora una volta l’urgenza di azioni concrete e mirate al loro contenimento. La situazione è fuori controllo, allevatori e agricoltori non possono essere lasciati soli».
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