Il Consiglio di Stato ha respinto il controricorso della Federcaccia sul calendario venatorio delle Marche.
È scarna, ma contiene abbastanza per classificare come una sconfitta il controricorso cautelare della Federcaccia (l’aveva presentato sia da Ancona sia da Roma), che aveva interpellato il Consiglio di Stato chiedendogli di riformare la sentenza del Tar delle Marche sul calendario venatorio regionale.
Nell’ordinanza 3670/24 si legge infatti che «il pregiudizio (genericamente) allegato dalle parti appellanti non [è] sorretto dai caratteri di gravità, irreparabilità e concretezza».
Per un’eventuale modifica di quanto deciso in primo grado bisognerà dunque attendere l’udienza di merito; nel frattempo la chiusura della caccia alla beccaccia e al tordo resta fissata rispettivamente al 30 dicembre e al 9 gennaio.
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