Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia, chiede al governo e alla maggioranza di farsi rapidamente carico di una riforma della legge sulla caccia che renda difficilmente contestabili i calendari venatori regionali.
Se la riforma della legge sulla caccia dovesse comporsi di un solo articolo, dovrebbe riguardare le procedure di approvazione dei calendari venatori regionali: Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia, ritiene l’intervento non è più rinviabile.
Per Buconi l’attualità degli ultimi giorni «certifica quello che da anni continuiamo a [segnalare] alla politica e alle istituzioni», ossia che il mondo venatorio vive «nell’incertezza: da troppi anni sono le sentenze e i giudici, e non le leggi e le Regioni, a regolare la caccia in Italia».
Per uscire dall’incertezza occorre dunque che il governo e la maggioranza, con un decreto o un disegno di legge che proceda spedito, intervengano sulla materia; nella 157/92 si ravvisano infatti «troppi spazi che si prestano a interpretazione, sia dei tribunali sia degli organismi scientifici, come l’Ispra». Serve dunque una modifica puntuale, «chiara e non troppo interpretabile», in tempi rapidi.
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