Ricarica calibro 20 con 24 grammi di piombo ramato numero 11: il test

Ricarica calibro 20 con 24 grammi di piombo ramato numero 11 il test
© Simone Bertini / Caccia Magazine

Pensata per l’allodola, questa ricetta di ricarica calibro 20 con 24 grammi di piombo ramato numero 11 si adatta bene anche a selvatici di dimensioni simili, come il tordo.

L’allodola è un selvatico meraviglioso che merita una cartuccia equilibrata, sparabile con fiducia anche in discrete quantità: è a lei che abbiamo pensato per allestire questa ricetta di ricarica calibro 20 con 24 grammi di piombo ramato numero 11.

La scatola è una Siarm, in cartone, da 25 cartucce, sulla quale è possibile anche annotare tutti i dati della ricarica: cambiando i lotti delle polveri, è buona abitudine annotare anche quello. Il bossolo è un Fiocchi alto 70 millimetri, traslucido, semplice; è possibile stamparci alcune personalizzazioni.

Usando la stampante Omv e l’inchiostro rosso della stessa marca di nuova generazione, piuttosto brillante e gradevole, ci abbiamo stampato la numerazione del piombo, la grammatura del piombo e l’indicazione della polvere per esteso, comprensiva anche della ditta (Baschieri & Pellagri) che la commercializza.

Bossolo tipo 3, polvere Anigrina

Il fondello è un tipo 3 ottonato alto 16 millimetri, ampiamente sufficiente per la cartuccia e per connotarla con un’estetica da grande. Dal punto di vista balistico, sarebbe stato lo stesso anche con un tipo 1 o un tipo 2. L’innesco è un Fiocchi 616, il più potente prodotto dall’azienda, caratterizzato dal corpo ramato e dalla vernice protettiva copri-foro di vampa di colore bianco.

Come propellente abbiamo scelto un grande classico che stiamo ampiamente utilizzando in questi ultimi anni: l’Anigrina lamellare, polvere prodotta e commercializzata da Baschieri & Pellagri sin dal 1930 in forma di nitrocellulosa modificata color mattone-vinaccia.

Si presenta in grani quadrati di dimensioni 1,4×1,4 millimetri e 0,2 millimetri di spessore. La densità gravimetrica si attesta sui 530 grammi/L. Si tratta di un propellente piuttosto vivace adatto a caricamenti medi e risulta piuttosto versatile. La dose che abbiamo caricato nella cartuccia è 1,20 grammi (lotto 2019).

Abbiamo utilizzato una borra prodotta dall’armeria Do Monaco, nell’intrigante colore blu scuro: si chiama Eco Trap H27 e si presenta con un contenitore con quattro linee di frattura programmata che ottimizzano la distribuzione spaziale dei pallini. L’obiettivo è aumentare la velocità e diminuire la pressione di circa il 10%, garantendo un’ottima resa alle distanze sia medie sia più lunghe. Bella la base, dotata di ampia possibilità di regolazione in fase di caricamento.

La gallery fotografica

Piombo ramato

Per una cartuccia destinata all’allodola, e in generale alla piccola migratoria, abbiamo usato un piombo di numerazione piccola: abbiamo scelto l’11 (1,7 millimetri di diametro) che, insieme alla dose di 24 grammi, fornisce un buon pattern di pallini da indirizzare sul bersaglio.

Solitamente il piombo piccolo è indicato per piccoli migratori che volano vicino al capanno in gran numero durante i giorni favorevoli di passo. Il piombo è di buona qualità (al 2% di antimonio), con sferette piuttosto omogenee per dimensioni e sfericità, nonché per lucentezza.

Per migliorare l’impatto visivo, abbiamo scelto di utilizzare un piombo ramato, apprezzabile tramite il bossolo trasparente. La chiusura è una stellare a cinque pliche; l’altezza della cartuccia finita è 60 millimetri, per un peso complessivo di 33,19 grammi (media di dieci distinte misurazioni).

Il test a caccia e in placca

Oltre che a caccia sulle allodole, dove ha mostrato un comportamento onesto e sincero nelle più diverse condizioni atmosferiche, abbiamo provato l’assetto anche sulla placca.

Per la prova, sul campo di tiro del Tav di Pisa, abbiamo impiegato un sovrapposto Beretta Silver Pigeon I calibro 20, con canne lunghe 710 millimetri, sparando a 20 e a 25 metri con lo strozzatore Gemini interno-esterno (20 millimetri esterni) tre stelle, e poi a 30 metri con lo strozzatore una stella. Le distanze sono quasi standard per la caccia all’allodola e sono in grado di evidenziare perfettamente la resa balistica. Molto interessanti le rosate ottenute nel cerchio di riferimento (750 millimetri), in grado di rassicurare ogni migratorista.

I dati del banco certificano una cartuccia in grado di erogare 818 bar di pressione, una velocità iniziale (misurata a 2,5 metri dalla volata) di 396 metri al secondo e un tempo di canna di 2.775 µs. L’assetto appare molto equilibrato e centrato per il calibro e per lo scopo originale.

La cartuccia risulta molto veloce e in grado di tenere testa alle rapide evoluzioni dei selvatici. Non è una cartuccia Hp, ma si consiglia sempre di utilizzare fucili con canne moderne che abbiano superato la prova forzata del Banco.

Quello proposto è un assetto non impegnativo nella costruzione e alla portata di tutti in ambito casalingo, ma semplice non vuol dire inefficace e la bontà della bancatura e dei risultati in placca lo dimostra. È una cartuccia da sparare in robuste quantità senza paura di svenarsi.

La si può impiegare in prima e seconda canna: il comportamento è lineare con la strozzatura utilizzata e consente di modulare il risultato in base alle aspettative di caccia e in base alla singola giornata. È una cartuccia polivalente sulla quale fare affidamento.

L’abbiamo battezzata per l’allodola, ma nulla vieta di impiegarla anche su un tordo allo schizzo la mattina presto o su selvatici di analoghe dimensioni.

(hanno collaborato Paolo Guerrucci e Alessandro Iacolina)

Ricarica calibro 20 con 24 grammi di piombo ramato numero 11: la scheda tecnica

  • Bossolo: Fiocchi 20/70 traslucido, fondello ottonato tipo 3 alto 16 mm
  • Innesco: Fiocchi 616
  • Polvere: Baschieri & Pellagri Anigrina lamellare in dose di 1,20 grammi
  • Borra: Do Monaco Eco Trap H 27 di colore blu
  • Pallini: 24 grammi di piombo numero 11 ramato (1,7 mm di diametro)
  • Chiusura: stellare a cinque pliche
  • Altezza cartuccia finita: 60,0 mm
  • Peso cartuccia finita: 33,19 grammi
  • Pressione: 818 bar
  • Velocità V2,5: 396 m/s
  • Tempo di canna: 2.775 µs

La scheda di bancatura

© Simone Bertini / Caccia Magazine

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