Intervistato alla vigilia del novantesimo compleanno Fulco Pratesi, il fondatore del Wwf, si rammarica per non esser riuscito a far cancellare l’articolo 842 del codice civile.
Non poteva che avere a che fare con i cacciatori uno dei due grandi rimpianti di Fulco Pratesi (l’altro riguarda il Parco del Gennargentu), il fondatore del Wwf, intervistato da Riccardo Luna per Repubblica in occasione del suo novantesimo compleanno: a domanda diretta infatti risponde che si rammarica per «non essere riuscito a far cancellare» l’articolo 842 del codice civile, quello che per la caccia consente l’accesso ai fondi privati.
Per Pratesi «è vergognoso» che «i soli cacciatori» (ma chi altri potrebbe?) possano entrare «in un fondo chiuso per sparare a una preda».
L’articolo 842 del codice civile è l’oggetto di uno dei due referendum per i quali le sigle anticaccia stanno raccogliendo firme sia fisicamente sia sulla piattaforma online predisposta dal governo.
Al momento però i risultati sono miseri: il contatore è fermo a poco più di 11.000 adesioni (a poco più di 23.000 quello sull’abolizione della caccia in assoluto), lontanissimo dall’obiettivo minimo che la Costituzione fissa a mezzo milione.
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