Ricorsi contro i calendari venatori, la Federcaccia prende posizione

Ricorsi contro i calendari venatori, la Federcaccia prende posizione
© Stefano Guidi / shutterstock

Il presidente nazionale Massimo Buconi assicura che la Federcaccia si costituirà in difesa di tutti i calendari venatori regionali colpiti dai ricorsi.

In tutte le regioni toccate dai ricorsi contro i calendari venatori (in Campania il Tar s’è già espresso una volta, in Veneto due; e si attendono a breve sentenze anche in Lombardia ed Emilia Romagna) la Federcaccia si è costituita o si costituirà in giudizio, servendosi delle competenze del proprio Ufficio studi e ricerche e dei propri consulenti giuridici per tentare di difendere il diritto dei cacciatori di andare a caccia, messo in discussione dalle associazioni animaliste che pensano di combattere una sorta «di guerra confessionale».

Lo assicura Massimo Buconi, il presidente nazionale, che in un video commenta il faticoso avvicinamento alla preapertura e all’apertura della stagione di caccia.

Buconi contesta anche la dinamica delle decisioni: è complicato far fronte a «ricorsi presentati a tarda sera, e a provvedimenti di sospensione [efficaci] la mattina [successiva] di buon’ora»; bisogna avviare una riflessione per capire come rendere le procedure «più democraticamente compatibili» con la realtà attuale.

Buconi ne approfitta per esprimere la propria solidarietà alla giunta regionale dell’Abruzzo, «oggetto di attacchi feroci perché ha osato autorizzare l’abbattimento di cervi e caprioli»; si dice però convinto che la società italiana capirà quali sono le ragioni alla base della decisione, necessaria per evitare squilibri dannosi tra le specie e l’ambiente.

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