Presentata proposta di legge su appostamenti temporanei in Veneto

Presentata proposta di legge su appostamenti temporanei in Veneto
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Due consiglieri regionali di maggioranza hanno presentato una proposta di legge che chiarisce l’applicazione della normativa sugli appostamenti precari e temporanei in Veneto.

Più che modificarla, l’obiettivo è chiarire fin dove s’estenda il perimetro della normativa in vigore, così da evitare divergenze interpretative tra cacciatori e organi di vigilanza, e dunque contenziosi e sanzioni: s’interpreta in questo senso il progetto di legge 294 sugli appostamenti precari, ossia costruibili da un mese prima dell’inizio della stagione e da rimuovere entro un mese dalla chiusura, e temporanei, quelli che si smontano alla fine della giornata, in Veneto; lo hanno presentato i consiglieri regionali Marco Andreoli (Lega) e Joe Formaggio (Fratelli d’Italia).

I due articoli intendono evidenziare quali sono gli interventi che costituiscono una modifica del sito, dunque vietati: si tratta di lavori di carattere permanente; di opere e di strutture che non possono essere rimosse al termine dell’utilizzo venatorio dell’appostamento o che comportano il cambio di destinazione d’uso dei luoghi; di movimenti di terra; dello sradicamento delle piante d’alto fusto e delle ceppaie. Resta vietata anche la piantumazione di piante non autoctone, arboree o arbustive.

Andreoli e Formaggio propongono inoltre che la comunicazione sia corredata di fotografie del sito com’era prima della realizzazione dell’appostamento, così che in caso di controlli e contestazioni i cacciatori possano disporre «di evidenze soggettive da esibire agli organi di vigilanza»; e che oltre che con la mappa la sede possa essere indicata anche con le coordinate georeferenziate.

Il testo si chiude con indicazioni sulla potatura: quella dei rami secchi è sempre possibile; dei rami verdi solo tra ottobre e marzo; in generale, non si può intervenire oltre il terzo inferiore dell’altezza dell’albero, per non danneggiare la corteccia. Restano possibili lo sfalcio dell’erba, la rimozione di specie infestanti, invasive ed esotiche, e il riposizionamento dei rami secchi.

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