Per potenziare la lotta contro la peste suina africana nel nord Italia, il governo favorirà il coordinamento tra i diversi assessorati regionali.
Proposta accettata: per rendere più incisiva la lotta alla peste suina africana nell’Italia centrosettentrionale e favorire il coordinamento tra Regioni confinanti, il governo (all’incontro erano presenti due sottosegretari, Marcello Gemmato e Patrizio La Pietra in rappresentanza dei ministeri di Salute e Agricoltura) convocherà un tavolo permanente al quale siedano gli assessori di Emilia Romagna, che glielo ha suggerito, Liguria, Piemonte, Lombardia e, anche se per il momento il virus non ha colpito il suo territorio, Veneto. L’obiettivo è potenziare le strategie di depopolamento del cinghiale, in accordo con quanto previsto dai piani del commissario straordinario Vincenzo Caputo.
La situazione in Emilia Romagna
Alla fine della riunione Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, ha fatto sapere che a breve uscirà un nuovo bando per incrementare i livelli di biosicurezza sul territorio; per interventi di questo tipo la Regione s’è complessivamente impegnata per oltre sette milioni di euro. Mammi segnala inoltre che parte dei 900.000 euro con cui la Regione finanzia le Province è destinata alle attività della polizia locale, che deve ridurre «in modo massivo» la presenza dei cinghiali sul territorio. Della strategia complessiva di depopolamento gli uffici regionali hanno già discusso anche con gli Atc.
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