Il Tar ha accolto il ricorso della Lac e sospeso la delibera con cui la giunta regionale del Veneto aveva spostato al 31 gennaio la chiusura della caccia a tre specie d’uccelli acquatici (alzavola, codone, germano reale).
La riapertura è durata giusto qualche ora: accogliendo il ricorso urgente della Lac, la quarta sezione del Tar del Veneto (decreto 38/24) ha sospeso la delibera con cui la giunta regionale aveva posticipato a fine mese la chiusura della stagione di caccia a tre specie d’uccelli acquatici (alzavola, codone e germano reale).
In attesa della decisione di merito fissata al 22 febbraio, la presidente del tribunale ha infatti deciso che è opportuna la sospensione cautelare; si rischiano infatti «un danno grave e irreparabile per le specie cui è consentita la caccia» e «un gravissimo disturbo che gli spari e la presenza umana arrecano alle altre specie», compresi gli animali «che affrontano le prime migrazioni».
Per la Lac, che ha dato per prima la notizia, l’avifauna acquatica svernante nelle zone umide potrà così vivere un periodo «di maggior tranquillità, dopo la selezione naturale invernale e la forte pressione venatoria» degli ultimi mesi. La Lac, tra i cui obiettivi statutari c’è l’abolizione della caccia, annuncia infine che «continuerà la propria battaglia giudiziaria per una maggior tutela della biodiversità del Veneto e il rispetto dei pareri scientifici indipendenti».
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