La Federcaccia regionale e la Federcaccia di Brescia hanno presentato alla giunta le prime richieste sul calendario venatorio della Lombardia 2024/2025.
La stagione deve ancora chiudersi, ma c’è già chi pensa alla prossima: la Federcaccia regionale e la Federcaccia di Brescia hanno cominciato a presentare le proprie proposte alla giunta in vista della delibera che, integrando quanto previsto dalla legge regionale 17/2004, definirà il calendario venatorio della Lombardia 2024/2025.
La prima richiesta è di tipo formale: sarebbe bene che la delibera contenesse l’elenco completo di tutte le specie cacciabili e per ciascuna riepilogasse periodo di caccia, carniere giornaliero e carniere stagionale, senza rimandi ad altri riferimenti normativi; «da un unico documento sintetico e snello il cacciatore deve infatti poter capire quando, che cosa e quanto possa cacciare».
La Federcaccia ritiene inoltre opportuno che le date d’apertura e di chiusura della caccia non cambino da Atc ad Atc né da Comprensorio alpino a Comprensorio alpino; oltre alla migratoria, questa prospettiva deve coinvolgere anche la selvaggina stanziale (coniglio selvatico, fagiano, lepre, minilepre, pernice rossa, starna, volpe), per la quale tra le diverse zone può cambiare al massimo il carniere.
Non si può infine prescindere dall’apertura generale il 15 di settembre, mese in cui negli Atc è bene replicare la decisione di far cacciare solo di mercoledì, sabato e domenica, e la stanziale solo fino alle 13 lasciando il pomeriggio all’appostamento temporaneo alla migratoria; si tratta peraltro d’una misura «che serve a motivare lo scostamento dal parere Ispra sulla stanziale in ordine a disturbo, controlli e pressione venatoria nei primi giorni di caccia».
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