Il Tar ha accolto il ricorso dell’associazione Earth e sospeso la delibera con cui la giunta aveva posticipato la data di chiusura della caccia al tordo in Basilicata.
Di fatto finisce qui: col decreto 12/2024 il presidente della prima sezione del Tar ha infatti accolto l’ultimo ricorso dell’associazione Earth e sospeso la delibera con cui la giunta regionale aveva posticipato a fine mese la data di chiusura della caccia al tordo (tutte e tre le specie: bottaccio, sassello e cesena) in Basilicata.
Torna dunque in vigore il calendario approvato in estate, col quale la giunta aveva disposto che la stagione chiudesse il 10 gennaio. Ricorso e decreto però non incidono sulla data di chiusura della caccia alla beccaccia, al momento ancora aperta fino al 31.
Quattro giorni fa un ricorso analogo non era andato a buon fine: il Tar aveva infatti rilevato un vizio di forma, la mancata notifica a Libera Caccia ed Enalcaccia, «titolari d’un interesse uguale e contrario» perché sulle loro richieste la giunta aveva basato la propria decisione.
Il nuovo ricorso ha esteso il contraddittorio alle due associazioni e consentito al Tar d’esprimersi nel merito. E, visto che la giunta ha adottato la delibera senza il parere preventivo dell’Ispra e che gli eventuali «effetti irreversibili si consumerebbero prima che il collegio possa [esaminare] la controversia, andando potenzialmente a incidere su valori di rilevanza primaria» (trattazione collegiale il 7 febbraio), è arrivata la sospensione cautelare.
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