Il Tar ha respinto un altro ricorso delle associazioni ambientaliste contro il calendario venatorio della Sicilia.
Inammissibile, per gli stessi motivi per cui il Consiglio di giustizia amministrativa aveva bollato nello stesso modo quello di fine novembre: definendolo in questi termini il Tar ha respinto (decreto 665/2023) l’ennesimo ricorso di Wwf, Legambiente, Lipu, Enpa, Lndc e Lac contro il calendario venatorio della Sicilia e il provvedimento con cui l’assessorato ha riavviato la stagione dopo la sospensione.
Nel testo del decreto, diffuso dai Liberi cacciatori siciliani che si sono opposti al ricorso con una memoria difensiva, si legge infatti che la normativa «non ammette una pronuncia cautelare monocratica che riesamini un provvedimento collegiale all’interno del medesimo grado di giudizio, perché non espressamente previsto e contrario al sistema dei rimedi nel processo amministrativo».
Per conoscere le decisioni definitive del Tar e del Consiglio di giustizia amministrativa bisognerà dunque attendere rispettivamente il 10 e il 17 gennaio, date nelle quali sono fissate le camere di consiglio.
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