La Federcaccia fa sapere che nel corso della riunione del Comitato faunistico regionale s’è discusso anche delle date di chiusura della caccia previste dal calendario venatorio della Sardegna dopo l’intervento del Tar.
La giunta regionale è al lavoro per ripristinare almeno in parte le giornate cancellate dalla sentenza del Tar che ha modificato il calendario venatorio della Sardegna anticipando rispettivamente al 10 e al 20 gennaio la chiusura della caccia a turdidi (cesena, tordo bottaccio, tordo sassello) e uccelli acquatici (anatidi, rallidi, limicoli).
Lo fa sapere la Federcaccia con una nota diffusa dopo la riunione del Comitato faunistico regionale; più dettagli si sapranno quando, dopo il parere dell’Ispra e del Comitato faunistico-venatorio nazionale (lo prevede la nuova formulazione della legge 157/92), dall’assessorato uscirà il testo definitivo del decreto. Nel frattempo s’attende la sentenza del Consiglio di Stato cui Regione e Federcaccia hanno presentato ricorso.
Durante la riunione la Federcaccia s’è espressa anche sulla gestione della selvaggina nobile stanziale e del coniglio selvatico, contestando quanto deciso dal consiglio regionale sulle Zone temporanee di ripopolamento e cattura; per la Federcaccia i piani di ripopolamento devono infatti riguardare «tutto il territorio vocato, soprattutto le zone libere», ed essere affiancati da «piani di gestione che prevedano anche abbattimenti [dei piccoli predatori], coltivazione delle piantagioni e pulizia delle acque».
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