Marco Caimi ha smontato e provato in placca, a quindici e venticinque metri, la munizione Fiocchi Bior calibro 20, con borra bi-orientabile Gualandi.
È così tipica da dare addirittura il nome a una delle munizioni calibro 20 che la Fiocchi dedica sia alla caccia vagante con il cane da ferma (starna, pernice, quaglia, fagiano ma anche beccaccia, se la si usa in seconda canna) sia alla caccia alla piccola migratoria da appostamento come tordo e allodola: la Bior si caratterizza infatti per la presenza d’una borra bi-orientabile Gualandi (Brb 20, altezza 21 millimetri), in plastica priva di contenitore, che consente d’ottenere risultati molto simili a una classica borra in fibra o in feltro.
La Fiocchi Bior calibro 20 fa parte della linea Classic, destinata ai tiri a distanze intermedie; la misura dei pallini in piombo temperato nero, compresa tra il 7 e il 12, ne rende l’impiego molto versatile.
Prima di provarla in placca all’Oklahoma Camp d’Uboldo, Marco Caimi l’ha smontata davanti alle telecamere di Caccia Magazine per analizzarne i componenti.
Lungo 67 millimetri, il bossolo in plastica gialla si chiude con un fondello in lamierino ottonato tipo uno (8 millimetri l’altezza); per le sue caratteristiche, compresa la pressione ordinaria (la Fiocchi dichiara 690 bar), la Bior è utilizzabile in qualsiasi fucile, anche quelli più datati, con camera d’almeno 67 millimetri. La chiusura è di tipo stellare, a sei pliche.
La polvere è dosata in 1,24 grammi; l’innesco è il Fiocchi 616 riconoscibile per la coppetta nichelata, l’involucro ramato e il cartoncino interno, per la protezione del foro di vampa, di colore bianco.
Il video consente d’apprezzare le rosate ottenute a quindici (strozzatore ****) e venticinque metri (strozzatore **).
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