Per migliorare il monitoraggio di beccaccino e frullino la Federcaccia ha semplificato il diario di caccia e predisposto una breve guida per la raccolta di ali e timoniere.
Perché i dati siano effettivamente impiegabili c’è bisogno d’una platea più ampia, e dunque d’una maggior partecipazione dei cacciatori: per migliorare l’opera di monitoraggio di beccaccino e frullino la Federcaccia, che avviò il progetto nel 2010, ha creato un nuovo diario di caccia, semplificato, e predisposto una breve guida per la raccolta delle ali e timoniere che consentono di misurare il successo riproduttivo e la struttura della popolazione sulla base del rapporto tra giovani e adulti e tra maschi e femmine.
Le ali, alla cui raccolta può partecipare anche chi pratica la caccia al beccaccino e al frullino in forma occasionale, vanno tagliate alla base della spalla. Bisogna poi lasciarle bene aperte a essiccare (la Federcaccia suggerisce di posarle su cartone, polistirolo o legno appoggiandole per terra sotto il termosifone; è utile cospargere il taglio con del sale), quindi inserirle in una busta di carta (è sufficiente una sola ala, quella meglio conservata) insieme a un foglio con l’indicazione di provincia e data d’abbattimento, peso e sesso e alle timoniere del medesimo esemplare. La busta dev’essere inviata all’Ufficio studi e ricerche presso la sede nazionale Federcaccia (via Garigliano 57, 00198 Roma) entro febbraio.
Per la compilazione dei diari di caccia è invece necessaria una certa assiduità; possono dunque partecipare i cacciatori che escano a caccia di beccaccini o frullini almeno dieci volte a stagione. Da compilare in tutte le sue parti, il diario dev’essere inviato all’Ufficio studi e ricerche Federcaccia per posta ordinaria o, scansionato, per e-mail all’indirizzo studiericerche@fidc.it. Per informazioni è possibile telefonare al numero 06 8440941.
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