Niente rinnovo della licenza di porto di fucile per un cacciatore che s’era allontanato dall’auto «per impellenti bisogni fisiologici».
In caso di furto, essersi allontanati «per impellenti bisogni fisiologici» lasciandolo incustodito nell’auto «parcheggiata e lasciata a bordo strada» può portare a non ottenere il rinnovo della licenza di porto di fucile uso caccia. Lo ha stabilito il Tar della Campania (sentenza 5680/2023) respingendo il ricorso d’un cacciatore che aveva presentato appello contro la decisione della questura.
Un comportamento di questo tipo è infatti sintomo di scarsa diligenza nella custodia dell’arma, e «del tutto ragionevolmente giustifica la prognosi d’inaffidabilità». La questura aveva peraltro respinto l’istanza di rinnovo con un provvedimento «congruamente motivato»; né la dinamica degli eventi può far sorgere dubbi sulla responsabilità del cacciatore.
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