Dopo la sospensione del calendario venatorio dell’Emilia Romagna il consigliere Massimo Bulbi (Partito democratico) chiede alla giunta regionale di valutare misure compensative a favore dei cacciatori.
Visto che la risposta non arriverà in tempi brevissimi e che ormai settembre è a fine, il controricorso al Consiglio di Stato non può essere sufficiente a risarcire i cacciatori dagli effetti della sospensione del calendario venatorio dell’Emilia Romagna; pertanto Massimo Bulbi, consigliere regionale del Partito democratico, ha presentato un’interrogazione alla giunta chiedendole di valutare eventuali «misure compensative».
L’ordinanza del Tar ha infatti leso «la legittima aspettativa di fruire dell’intero periodo di caccia» previsto in origine; è in base a quello che i cacciatori avevano pianificato la propria attività.
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