Arcicaccia ha inviato in Regione le proprie proposte sul calendario venatorio della Toscana.
Ok alla preapertura ridotta, cautela sul tesserino elettronico: l’Arcicaccia avanza una serie di proposte sul calendario venatorio della Toscana che si sta discutendo in Regione. L’Arcicaccia apprezza che ci si sia orientati sulla preapertura solo alla tortora e ai corvidi, con l’eventuale aggiunta delle specie cacciabili in deroga. Troppo alto il rischio di dover recuperare – anzi: perdere – quindici giorni a gennaio, dopo la sentenza del Tar.
Opposizione invece all’obbligo di tesserino elettronico per i cacciatori nati dopo il 1° gennaio 1960. Semmai, bisognerebbe studiare un meccanismo premiale per incentivare i cacciatori a usarlo. Una delle proposte di Arcicaccia: a ottobre e novembre chi usa Toscaccia potrà cacciare la migratoria per cinque giorni la settimana senza il vincolo dell’appostamento. In ogni caso Arcicaccia Toscana riconosce l’utilità del tesserino venatorio elettronico. Servendosene, i cacciatori di selezione potrebbero infatti prenotare uniformemente su tutto il territorio; e si potrebbe coordinare più facilmente il prelievo di storno, allodola e starna.
Commentando la proposta di calendario venatorio della Toscana, Arcicaccia si è espressa anche sui tempi di prelievo di cinghiale, beccaccia e turdidi. Per il cinghiale suggerisce di conservare le date finora in vigore nei vari Atc, “per mantenere abitudine e schemi organizzativi ormai consolidati”. Per la beccaccia e i turdidi invece la prudenza è d’obbligo: meglio aderire il più possibile alla legge quadro sulla caccia, per ridurre al minimo i rischi di ricorso.
Le proposte di Arcicaccia sul calendario venatorio della Toscana sono state trasmesse alla Regione.