La cabina di regia del mondo venatorio chiede al governo un’azione più incisiva contro i responsabili d’atti vandalici contro i cacciatori.
Identificare e punire i responsabili di atti vandalici contro i cacciatori e le loro proprietà, e valutare se aggravare le sanzioni parificandole a quelle previste per l’ecoterrorismo: è doppia la richiesta che la cabina di regia del mondo venatorio (Federcaccia, Enalcaccia, Libera Caccia, Anuu migratoristi, Arcicaccia, Italcaccia, Cncn) ha espresso nella lettera inviata alla presidente del consiglio Giorgia Meloni e ai ministri Piantedosi (Interno), Lollobrigida (Agricoltura) e Pichetto Fratin (Ambiente).
Una presa di posizione s’è resa necessaria dopo gli ultimi episodi registrati nel Bresciano, nei comuni di Capriolo e Monte Orfano; qui alcuni estremisti dell’animalismo militante strutture e capanni di caccia li hanno distrutti o addirittura incendiati, peraltro col rischio che il fuoco si propagasse ai boschi e che si mettessero in pericolo le persone.
Le associazioni venatorie chiedono inoltre che nelle trasmissioni Rai cessino episodi «d’aperta denigrazione e colpevole disinformazione nei confronti del mondo venatorio», registrati con frequenza crescente.
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