Le associazioni venatorie chiedono alla giunta regionale di sanare le criticità che impediscono la preapertura della caccia in Campania.
Le criticità rilevate dal presidente della terza sezione del Tar della Campania possono essere sanate con opportuni provvedimenti amministrativi, che dunque legittimerebbero la richiesta di revocare la sospensiva e consentire la preapertura della caccia a merlo, ghiandaia e tortora; i presidenti delle associazioni venatorie regionali (Modestino Bianco per la Federcaccia; Luigi Botta per l’Arcicaccia; Cristiana Torre per l’Enalcaccia; Raffaele De Chiara per l’Italcaccia; Giuseppe Parvolo per l’Anuu migratoristi) hanno dunque scritto all’assessorato retto da Nicola Caputo, per sollecitarlo a intervenire.
Si tratta di poco meno di un atto dovuto. «Seppur assunta senza contraddittorio», la decisione cautelare del Tar ha sottolineato «l’inadeguatezza della Regione»; nelle osservazioni alla bozza di calendario sia la mancata approvazione dei piani provinciali sia l’assenza di un efficace monitoraggio del prelievo della tortora erano infatti stati oggetto di rilievi specifici da parte delle associazioni venatorie.
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