Le associazioni venatorie annunciano che a breve Occhiuto firmerà una nuova ordinanza con cui cercare di circoscrivere la peste suina africana in Calabria.
Il presidente regionale Roberto Occhiuto firmerà a breve una nuova ordinanza che allenti alcune delle restrizioni e, secondo quanto stabilito dalla struttura commissariale, rimuova il divieto generale di caccia nelle aree infette: è la principale notizia emersa dalla riunione del tavolo tecnico sulla peste suina africana in Calabria; oltre ai dirigenti e ai funzionari della Regione e della Città metropolitana di Reggio Calabria ci hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni venatorie (Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Arcicaccia, Anuu migratoristi, Italcaccia, Eps e Anca), il commissario straordinario Vincenzo Caputo e l’assessore Gianluca Gallo cui Occhiuto ha assegnato la delega specifica per la gestione dell’emergenza.
Cacciatori e istituzioni sono d’accordo sulla considerazione che si debba procedere rapidamente al depopolamento del cinghiale nelle aree infette; in contemporanea, è necessario ridurre drasticamente la sua presenza nella fascia di rispetto; oltre che sul controllo con metodi selettivi, per le operazioni di contenimento numerico si deve poter contare anche sulla girata.
L’azione dei cacciatori sarà cruciale anche nella sorveglianza passiva e nel monitoraggio delle carcasse; per individuarle la struttura commissariale metterà a disposizione anche alcuni droni in uso all’esercito, dotati di sensori termici.
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