Ricarica di una cartuccia calibro 12 senza piombo: il test

Ricarica senza piombo di una cartuccia calibro 12 il test
© Simone Bertini

In questa ricarica di una cartuccia calibro 12 senza piombo s’utilizzano pallini in acciaio di piccole dimensioni, pensati per la caccia al beccaccino nelle zone umide ma anche per la caccia alla selvaggina minuta in generale.

La circolare Lollobrigida-Pichetto Fratin ha circoscritto l’estensione del divieto alle zone umide in senso stretto, ma il tema è comunque caldissimo: abbiamo dunque ritenuto utile proporre una ricetta di ricarica di una cartuccia calibro 12 senza piombo. Abbiamo scelto pallini in acciaio del 9 che consentono di insidiare la selvaggina più minuta; dedicate principalmente alla caccia agli anatidi, le cartucce lead-less in commercio sono in genere dotate di pallini di dimensioni generose.

Una ricarica semplice da realizzare

Il bossolo è Fiocchi, traslucido e alto 70 millimetri; abbiamo deciso di apporvi la scritta “steel shot”, la grammatura e le dimensioni del piombo. Il fondello è tipo 3 ottonato alto 16 millimetri; mentre l’innesco è un Fiocchi 616, caratterizzato dal corpo ramato e dalla vernice protettiva copri foro di vampa di colore bianco.

Per la polvere abbiamo scelto la Tecna n di Nobel sport Italia (lotto 2019-8512), facilmente reperibile; si tratta di una doppia base attenuata laminata, sotto forma di piastrelle quadrate di colore grigio ardesia e di dimensioni 1,2×1,2 millimetri con spessore di 0,12 millimetri. La densità gravimetrica media è di 590 g/l, con combustione piuttosto lenta. La Tecna n è una polvere estremamente versatile e sempre molto ricercata per la ricarica domestica; ha inoltre la capacità di rimanere costante in un ampio range di condizioni climatiche, cosa quanto mai gradita da un cacciatore. La dose da noi prevista per l’assetto è pari a 1,75 grammi.

Per il borraggio abbiamo utilizzato una borra guaina Steel 28 della Baschieri & Pellagri, alta 10 millimetri e dotata di contenitore idoneo per la dose di 28,5 grammi di pallini. Il contenitore è essenziale nelle cartucce steel, al fine di preservare completamente l’anima della canna dall’usura derivante dal contatto dei pallini. Per ottimizzare la rosata, il contenitore è stato pre-tagliato con apposito strumento auto costruito (ma si può fare anche con un semplice cutter o, per i più esigenti, ricorrere all’acquisto del taglierino apposito disponibile in commercio) con sei tagli per i 2/3 della lunghezza.

Pallini in acciaio del 9

Per i pallini in acciaio abbiamo scelto la numerazione 9. Il diametro è circa lo stesso di quelli in piombo, pari a 2,1 millimetri. Non vale però lo stesso per il peso; un pallino del 9 in acciaio pesa infatti 0,035 grammi, contro gli 0,05 della controparte in piombo. Questo comporta che, a parità di grammatura, la cartuccia con l’acciaio disporrà d’un numero sensibilmente maggiore di pallini (all’incirca 815 contro i 570 del piombo nella nostra cartuccia). La chiusura è una classica stellare a sei pliche; la cartuccia finita misura 57,04 millimetri, per un peso totale di 40,79 grammi.

Misurati a norma Cip con canna cilindrica da 70 centimetri, cartucce climatizzate a 20 °C e 60% di umidità relativa, i dati di banco hanno fatto registrare una pressione di 874 bar, una V2,5 di 431 metri al secondo e un tempo di canna di 2.425 microsecondi. Sono valori eccellenti (ai limiti Cip per la velocità) per una cartuccia in acciaio, naturalmente ad alte prestazioni (Hp), da sparare in canne che presentino il punzone del giglio di Francia.

In una cartuccia d’acciaio la velocità elevata è necessaria per sopperire al minor peso specifico dell’acciaio rispetto al piombo. Il tempo di canna è piuttosto ridotto, come spesso accade per cartucce steel shot. Piccola, ma importante considerazione balistica: questo è un assetto prettamente invernale. Se volete sparare la cartuccia in climi più caldi, potete anche calare di 0,05 grammi la dose di polvere. Le prestazioni generali della cartuccia non ne risentiranno.

La gallery fotografica

Ricarica di una cartuccia calibro 12 senza piombo: la prova di rosata

Le verifiche della rosata sono state effettuate a 25 e a 30 metri con un fucile semiautomatico Benelli Comfort, munito di canna di 700 millimetri e strozzatore interno-esterno tre stelle Gemini. La scelta dello strozzatore rispecchia quanto previsto dal costruttore, che sconsiglia di utilizzare valori di strozzatura superiori rispetto al tre stelle sparando l’acciaio.

I risultati sono davvero ammirevoli per l’uniformità e la distribuzione dei pallini in acciaio sulla placca. In entrambi i casi la piccola numerazione ha permesso di riempire una vasta superficie e di evidenziare un comportamento allo sparo in grado di assicurare una copertura elevata per una cartuccia velocissima.

Dal punto di vista pratico, per caratteristiche e numerazione del piombo questa ricarica sarebbe ideale per la caccia ai beccaccini, selvatici che si rivelano sempre diffidenti e pronti a involarsi al minimo accenno di pericolo. Cartuccia facilissima da assemblare ed estremamente performante, presenta l’unico neo della difficoltà nel reperire pallini in acciaio così piccoli.

(hanno collaborato Paolo Guerrucci e Alessandro Iacolina)

Ricarica senza piombo di una cartuccia calibro 12: la scheda tecnica

  • Bossolo: Fiocchi traslucido con fondello ottonato tipo 3 (16 mm); altezza bossolo 70 mm
  • Innesco: Fiocchi 616
  • Polvere: Nobel sport Italia Tecna n in dose di 1,75 grammi
  • Borra: Steel Baschieri & Pellagri H10
  • Pallini: 28,5 g di acciaio nel numero 9 (2,1 mm di diametro)
  • Chiusura: stellare a sei pliche
  • Altezza cartuccia finita: 57,04 mm
  • Peso cartuccia finita: 40,79 g
  • Pressione: 874 bar
  • Velocità (V2,5): 431 m/s
  • Tempo di canna: 2.425 μs

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