L’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna ha approvato una risoluzione che impegna la giunta regionale a potenziare le misure di prevenzione contro la peste suina africana.
La giunta Bonaccini dovrà «intraprendere qualsiasi azione utile» per evitare che la peste suina africana entri in Emilia Romagna; recita così la risoluzione 6545 approvata dall’assemblea legislativa (primo firmatario Matteo Daffadà, Pd), che le chiede anche di adoperarsi «affinché l’attività del governo e del commissario siano improntate all’eradicazione della malattia sul territorio nazionale».
Tra le possibili misure utili ci sono anche quelle previste dal nuovo articolo 19 della legge 157/92; da non sottovalutare inoltre il peso delle azioni stabilite dal Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, prossimo all’approvazione. L’assemblea invita infine la giunta a valutare l’adozione della sorveglianza attiva anche nelle zone al momento indenni.
L’assemblea ha approvato anche due emendamenti della Lega che chiede un’accelerazione sui piani di contenimento e selezione e il depopolamento di alcune aree geograficamente più a rischio.
Dopo la Lombardia (39%), l’Emilia Romagna (34%) è la seconda regione italiana per macellazione di suini; nel suo territorio si contano 1.200 allevamenti e un milione di maiali, per una produzione lorda vendibile stimata in 307 milioni di euro. I prodotti a base di carne Dop e Igp, come i prosciutti di Modena e Parma, hanno alla produzione e al consumo un valore pari rispettivamente a 1,93 miliardi e 4,98 miliardi di euro.
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