È in edicola il nuovo numero della storica rivista di caccia: su Sentieri di Caccia aprile 2019 cinofilia, gestione faunistico-venatoria, munizioni lead free e test di armi in primo piano.
Da una parte la beccaccia, dall’altra la pernice sarda, non per forza divise ma comunque distinte: Sentieri di Caccia aprile 2019 si apre col confronto a firma Paolo Mossone sui due diversi tipi di caccia. E la considerazione che le due specie potranno sopravvivere solo se si riuscirà a gestire l’impatto delle attività umane.
Nel nuovo numero della storica rivista di caccia è particolarmente ricco il capitolo cinofilia. Si parte con l’articolo di Rossella Di Palma sul benessere del cane. È davvero necessario preoccuparci della felicità del cane: lo suggerisce non soltanto la morale, ma anche la scienza. Un buon cane da caccia è infatti il frutto della combinazione di molteplici elementi che si legano a doppio filo col benessere animale.
Si prosegue poi con la carrellata delle principali razze da seguita utilizzate in Italia per la caccia alla lepre. Di ciascuna Emanuele Nava mette in evidenza le peculiarità che, oltre a renderla unica, la fanno risultare anche più o meno adatta alle esigenze del singolo cacciatore.
Su Sentieri di Caccia aprile 2019 c’è anche un pezzo di storia. Roberto Basso e Andrea Bolzonetti, del Museo civico di Storia naturale di Jesolo, ripercorrono l’evoluzione della caccia al colombaccio nell’Italia centrale.
Munizioni senza piombo e gestione faunistico-venatoria su Sentieri di Caccia aprile 2019
Che sia per l’ingestione accidentale o la ferita letale, il piombo entra nell’organismo della fauna selvatica. E da lì, tossico, si diffonde, con conseguenze da non sottovalutare per la salute di tutti, uomini e animali. Per Face la soluzione è una sola, Samuele Tofani analizza quale.
Capitolo ungulati: il ricorso a ibridi e addirittura a maiali ha avuto conseguenze pesanti sulle popolazioni di cinghiali, sull’ambiente e, come nota Stefano Mattioli, anche sui cacciatori.
Ma i ripopolamenti non sono di per sé sbagliati, anzi. Se gestite secondo determinati criteri, che Ivano Confortini tenta di far emergere dalle proprie note, le zone di ripopolamento e cattura possono rappresentare un arricchimento di tutto il territorio.
Anche perché, come si evince dall’articolo della Cct, la crisi della selvaggina non è solo un problema venatorio.
Armi e munizioni su Sentieri di Caccia aprile 2019
Tremendamente efficace: eccola qui la definizione perfetta della RC Camouflage 37 HP calibro 12, la cartuccia per canna liscia recensita da Simone Bertini, Paolo Guerrucci e Alessandro Iacolina. Lo stesso Bertini presenta anche l’arma liscia – e che arma liscia: esplicitamente dedicato alla regina, il Benelli 828 U Beccaccia è il primo sovrapposto da caccia della Casa di Urbino. L’altra arma, rigata, è stata messa alla frusta da Matteo Brogi: si tratta della carabina bolt action Ruger M77 Mark II Hawkeye .243 Winchester. Con nuovo otturatore, nuovo scatto, nuova sicura a tre posizioni.
Per chiudere il cerchio della tecnica, Vittorio Taveggia presenta le munizioni a palla Hasler Hunting e Ariete, al momento disponibili in quattro calibri.
Nella sua ormai classica rubrica “Dal poligono al bosco” lo stesso Taveggia spiega inoltre quali siano le tecniche di tiro venatorio. Con un decalogo da mandare (quasi) a memoria.
Non mancano le consuete note di Enrico Garelli Pachner ne “L’almanacco del cacciatore a palla”.
E, come sempre, c’è ampio spazio per news, attualità, per “L’occhio indiscreto” di Felice Modica e le più emozionanti fotografie venatorie.
Si chiude sazi, con la ricetta dello stracotto di cervo alla toscana antica secondo l’interpretazione di Serena Donnini
Buona lettura dallo staff di Sentieri di Caccia.