Rispondendo all’interrogazione della senatrice Unterberger (Svp) sul nuovo piano lupo il ministro Lollobrigida apre alla possibilità di consentire deroghe al divieto d’abbattimento.
Il nuovo piano d’azione per il lupo «dovrebbe prevedere anche la possibilità d’autorizzare deroghe» al divieto d’abbattimento, come già avvenuto in Francia: è il fulcro della risposta di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura del governo Meloni, all’interrogazione presentatagli dalla senatrice Julia Unterberger; il piano sarà redatto sulla base delle indicazioni dell’Ispra e in linea con le indicazioni europee.
È chiaro infatti che non si possono violare i principi espressi nella direttiva Habitat; ma l’eccessiva presenza del lupo in alcuni territori crea squilibri notevoli e «causa rischi per la salute pubblica e per alcuni settori produttivi strategici, oltre a vanificare le azioni di protezione delle altre specie». Se in giro ci sono troppo lupi aumentano inoltre le probabilità d’ibridazione con i cani randagi; crescono dunque i rischi sia per la biodiversità sia per l’uomo, che potrebbe trovarsi a dover affrontare animali confidenti.
La senatrice Unterberger auspica che sia la volta buona; l’attuazione delle deroghe «era infatti stata promessa anche dai predecessori» di Lollobrigida al ministero dell’Agricoltura, ma finora siamo rimasti agli annunci.
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