Alcuni eurodeputati chiedono al governo italiano d’intervenire ufficialmente nella discussione sullo status del lupo.
Se si vuole giungere a una modifica dello status del lupo, da particolarmente protetto a (semplicemente) protetto, c’è bisogno di sponde pesanti; una potrebbe essere rappresentata dal governo italiano cui gli europarlamentari altoatesini Herbert Dorfmann (Svp) e Matteo Gazzini (Lega), cui se ne sono rapidamente aggiunti altri come Massimo Casanova, hanno chiesto ufficialmente d’intervenire presso la Commissione europea.
Destinatari della richiesta sono Francesco Lollobrigida e Gilberto Pichetto Fratin, ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente del governo Meloni; si ricorda loro che l’impatto del lupo è difficilmente sostenibile per agricoltori e allevatori e sta provocando il graduale abbandono dei pascoli in quota. La scorsa settimana Lollobrigida aveva peraltro aperto a un approccio pragmatico nella gestione dei grandi carnivori.
Per Matteo Gazzini «modificare lo stato di protezione della specie è una logica conseguenza della sua positiva evoluzione a livello conservazionistico; ciò dev’essere un modo non per poter sparare ai lupi, ma per consentire [ai Paesi] e agli enti locali d’intervenire adeguatamente e con efficacia a protezione dei settori più colpiti». Per Massimo Casanova le eventuali operazioni di gestione non dovranno limitarsi al nord Italia: c’è bisogno d’intervenire anche al meridione.
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