La giunta regionale s’è confrontata con i rappresentanti dei cacciatori che hanno protestato per quanto accaduto al calendario venatorio del Veneto; si lavora al ripristino delle giornate aggiuntive per la caccia alla migratoria.
La giunta regionale tenterà di ammorbidire gli effetti della sentenza del Tar sul calendario venatorio del Veneto e di ripristinare quantomeno le due giornate settimanali aggiuntive per la caccia alla migratoria nel bimestre ottobre-novembre: lo fa sapere l’Associazione per la cultura rurale dopo la manifestazione che, organizzata insieme a Confavi e Associazione cacciatori veneti, ha portato in piazza circa duemila persone.
L’Associazione per la cultura rurale contesta sia i tempi d’approvazione del calendario, inizio agosto anziché metà giugno, sia la debolezza delle argomentazioni legali e tecnico-scientifiche; è venuta fuori una delibera debole, dunque facilmente impugnabile dalle associazioni animaliste.
Se la giunta non interverrà, l’Associazione per la cultura rurale assicura che i cacciatori «torneranno a manifestare il loro profondo malessere davanti alle sedi istituzionali».
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