La Corte di Cassazione ha stabilito quale sia il soggetto pubblico cui spetta risarcire i danni provocati da incidenti stradali con gli ungulati.
Solo se gli sono stati assegnati poteri sufficienti a gestire la prevenzione l’ente delegato, ossia la Provincia, può essere considerato responsabile degli incidenti stradali con gli ungulati e dunque essere chiamato a risarcire i danni; in tutti gli altri casi in cui non abbia “concretamente [ricevuto] autonomia decisionale e operativa” pagare tocca invece alla Regione.
Lo ha ribadito la terza sezione civile della Cassazione (sentenza 27960/2022) tentando di porre fine a una controversia che va avanti da quasi dieci anni; risale infatti al 2013 l’incidente, coinvolti un’automobile e un cervo, il cui risarcimento (1.877,60 euro alla proprietaria del veicolo; 3.524,51 al conducente) la Regione riteneva che spettasse alla Provincia dell’Aquila. Ma, fatta salva la possibilità di rivalsa, in prima battuta così non è.
La Cassazione ha ribadito che la propria decisione ha un fine duplice, garantire cioè sia “la reale tutela del danneggiato [sia] l’applicazione uniforme del diritto civile nel territorio nazionale”; a inizio anno era arrivata un’altra sentenza sulla responsabilità civile degli Atc in caso di incidenti stradali.
Non perdere le ultime notizie di caccia e tutti i test di ottiche, armi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine; e scopri i contenuti di Caccia Magazine ottobre 2022, in edicola.