Sono pochi i riferimenti alla caccia nel programma elettorale di Fratelli d’Italia firmato da Giorgia Meloni.
C’è poca caccia nel programma elettorale di Fratelli d’Italia, che stando ai sondaggi potrebbe essere il partito più votato alle elezioni politiche del 25 settembre. L’accenno principale si trova nel capitolo 15, quello relativo all’agroalimentare: Fratelli d’Italia intende «contrastare la proliferazione delle specie faunistiche in esubero, che producono danni alla biodiversità e all’agricoltura». Come già la Lega con cui si presenta in coalizione, Fratelli d’Italia si propone poi di eradicare la peste suina africana e di stanziare fondi per gli allevamenti colpiti.
Non ci sono riferimenti alla caccia neppure nel capitolo successivo, dedicato all’ambiente e alla natura; vi si legge solo della volontà di «inasprire le pene per i reati contro gli animali» e di «tutelare le specie e la biodiversità».
Il programma elettorale di Fratelli d’Italia è stato diffuso nelle scorse ore, dopo che per settimane sul sito ufficiale campeggiava soltanto quello della coalizione di centrodestra; il Qr code inserito alla fine di ogni capitolo rinvia a una pagina d’approfondimento che però sarà aggiornata da domani, 1° settembre. Chissà se ci sarà modo di scrivere qualcosa anche sulla caccia e sulle armi.
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