Test di armi e munizioni, racconti di caccia e caccia al cinghiale sono solo alcuni dei temi proposti da Caccia Magazine luglio 2022, in edicola dal 20 giugno.
Un drive in stile inglese in Idaho, una tipica caccia al fagiano in South Dakota e la vagante con i cani in Oregon: è dedicata alla caccia tradizionale all’estero la copertina di Caccia Magazine luglio 2022, in edicola dal 20 giugno. Marta Chiattone (fotografie di Andrea Cavaglià) firma la cover story dopo un viaggio inaspettato negli Stati Uniti nei quali conosce tre differenti realtà venatorie segnate da tradizioni, forme di caccia e abitudini diverse.
Ma anche se la copertina è per la stanziale la prima parte della rivista è dedicata alla caccia con l’arma rigata. Ruggero Pettinelli e Riccardo Torchia hanno provato la Savage Impulse predator .308 Winchester, la prima straight-pull di Savage con un interessante sistema di chiusura a sfere, e il Guerini Chamois, kipplauf artigianale dedicato alle cacce di montagna e completamente customizzabile; chissà che ne pensa Enrico Garelli Pachner che nel suo Almanacco ripercorre l’ultima felicissima stagione di caccia segnata dal prelievo di due camosci.
E i test dedicati alla caccia con la carabina non sono finiti: Marco Caimi ha infatti avuto tra le mani il Pulsar Proton Xq30, termico da osservazione e clip-on in un solo dispositivo, e la palla Nobel sport Italia Wild impact in versione long range, studiata per massimizzare lo shock idrodinamico sul selvatico. Anche se sempre concentrato sulla tecnica, Marco Della Mea lascia invece da parte i prodotti; il suo articolo consente infatti d’identificare il break even point, ossia il momento in cui si passa dalla perdita al guadagno, quando si è chiamati a scegliere tra ricarica e acquisto di munizioni commerciali.
E proposito di munizioni, stavolta spezzate: dopo aver sparato col fucile semiautomatico Benelli Black Eagle calibro 28/76 Simone Bertini verifica quanto cambi il comportamento di una cartuccia chiusa con quattro, cinque, sei o otto pliche.
Racconti di caccia, caccia al cinghiale e cinofilia venatoria su Caccia Magazine luglio 2022
Caccia Magazine luglio 2022 dedica poi ampio spazio alla caccia vissuta in prima persona. Si può leggere il racconto con cui Mattia Delmonte ha vinto il secondo premio nell’ultimo concorso organizzato dalla Federcaccia di Firenze; e si possono mettere a fuoco le prospettive delle squadre di cinghialai dopo due stagioni segnate dalla pandemia di covid-19 (Vincenzo Frascino). Il cinghiale (anzi: la bresaola di cinghiale) trova spazio anche nella ricetta di Stefano Marinucci che insegna come preparare il gelato alla robiola arricchito con terra di mais. E il cinghiale è al centro anche degli articoli di Luca Ciuffardi ed Emanuele Nava; leggendoli si scopre come il cinipide del castagno, l’aumento dei lupi e la peste suina africana incidano su consistenza ed etologia della specie e quali siano le diverse soluzioni che le squadre possono scegliere per gestire al meglio acquisto e cura dei segugi.
La firma di Nava torna anche nella rubrica sulla caccia alla lepre. Tra distanza, tipologia dell’areale, presenza di selvaggina, densità dei cacciatori e costi sono tanti i fattori che incidono sulla scelta del territorio. Nella sezione dedicata alla cinofilia venatoria gli fanno compagnia sia Rossella Di Palma e Elena Villa (come crescere al meglio un cane intorno al sesto mese d’età) sia Antonio Zuffi; leggendo si apprende come, per quanto l’apparato olfattivo del cane sia pressoché perfetto, le condizioni climatiche e dei terreni possano influenzare il recupero di un selvatico ferito. E il recupero è sempre un dovere: Ivano Confortini presenta una sintesi delle norme che lo regolano.
Per una caccia moderna
Le mutate condizioni ambientali e faunistiche spingono a un salto di qualità la caccia italiana che ora deve allinearsi a una cultura nuova; per Viviana Bertocchi il buon esempio arriva, o deve arrivare, anche dai cacciatori di beccaccia. Ma in generale i cacciatori rappresentano una comunità decisamente attenta alla solidarietà e al sociale; Massimo Marracci evidenzia come il mondo venatorio si regga in larghissima parte sul volontariato. È a suo modo volontariato, e fondamentale, anche il censimento dei fagiani da condurre in primavera o tarda estate (Roberto Mazzoni della Stella).
C’è spazio ancora per Into the Wild di Daniele Dal Canto (accendere e conservare il fuoco nella natura); Venastoria di Demian Planitzer; il racconto delle iniziative di Fondazione Una e Cct impegnate nella salvaguardia della biodiversità e nella sicurezza delle attività outdoor; la rassegna comparativa di zaini firmata da Natale Francioso; la presentazione degli ultimi prodotti arrivati sul mercato; il riepilogo delle notizie d’attualità più recenti; e poi nelle pagine di Safari Club International (Luca Bogarelli) per immergersi nell’atmosfera in cui Emilio Salgari ha plasmato generazioni di cacciatori.
Buona lettura da Caccia Magazine; ci vediamo in edicola, o sul web, o dove vi pare.
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