Registrati due casi di peste suina africana in un piccolo allevamento del Lazio.
Le misure preventive non sono state sufficienti: nel Lazio il virus della peste suina africana ha raggiunto anche i maiali; sono stati infatti registrati due casi all’interno della zona rossa originaria, quella che comprende il parco dell’Insugherata. Nell’allevamento coinvolto, a conduzione familiare, si trovavano otto maiali dei quali è già stato disposto l’abbattimento.
Vale la pena di segnalare che non si tratta di uno spillover, ossia di un salto di specie. Maiali e cinghiali sono infatti conspecifici; lo dimostra il fatto che sono interfecondi, evidente se si ha presente il fenomeno diffuso degli ibridi.
Intervenuto alla Rai, il commissario straordinario Angelo Ferrari ha fatto sapere che nel giro di pochi giorni saranno abbattuti tutti i maiali che si trovano nell’area perimetrata: l’Asl ha stimato che ce ne siano circa mille; per evitare che il virus si diffonda le carcasse saranno incenerite. Nei giorni successivi si comincerà finalmente con i cinghiali, anche all’esterno dell’area infetta.
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