Peste suina africana, nuove indicazioni in Lombardia

Peste suina africana: cinghiale in ambiente naturale
© Budimir Jevtic / shutterstock

Il presidente della giunta rimodula le disposizioni per il contenimento della peste suina africana in provincia di Pavia.

Dal 1° marzo le operazioni di controllo faunistico e la caccia di selezione ai cervidi, in caso anche con cane da recupero tenuto alla lunga, possono tenersi in tutta la provincia di Pavia: lo ha stabilito il presidente della giunta Attilio Fontana rimodulando le disposizioni per il contenimento della peste suina africana in Lombardia. Nella zona buffer, che si estende per 10 chilometri dal confine con l’area infetta, restano vietati controllo e caccia di selezione al cinghiale; allenamento e addestramento cani; prove cinofile; ricerca e raccolta di tartufi; tutte le attività che prevedono l’impiego dei cani tranne quelli utilizzati per la ricerca attiva del virus; pascolo in forma vagante; manifestazioni sportive nelle aree boschive. Controllo del cinghiale in forma collettiva, addestramento cani e prove cinofile possono comunque riprendere in tutti gli altri comuni della provincia.

La Regione segnala che i provvedimenti sono stati condivisi sia con Ispra sia con Emilia Romagna e Toscana; e che in tutto il territorio sono in vigore i piani pluriennali per il prelievo e il controllo del cinghiale, che consentono “una gestione faunistico-venatoria omogenea” nell’arco di tutto l’anno.

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