In occasione di un evento iniziato presso lo stabilimento produttivo di Uherský Brod e proseguito presso il poligono di Olomouc, in Moravia, CZ ha presentato le sue più importanti novità commerciali per il 2022. A calamitare l’attenzione dei giornalisti invitati è stata la nuova carabina CZ 600, una bolt action innovativa e dal prezzo contenuto
Per il produttore ceco il progetto rappresenta non un semplice aggiornamento ma un cambiamento radicale che va a definire la sua nuova generazione di carabine. Soppianta infatti le piattaforme da caccia 527, 550 e 557 preesistenti per proporre un unico sistema declinato in cinque differenti versioni in grado di soddisfare le esigenze della platea più ampia; della precedente produzione resiste la piattaforma rimfire, rappresentata dai modelli a otturatore girevole-scorrevole 427 e semiauto 512. Una vera e propria rivoluzione, quindi.
Delle cinque versioni menzionate, tre sono espressamente dedicate all’impiego venatorio (Alpha, Ergo e Lux), una è un ibrido pensato per il tiro a lunga distanza che non mancherà comunque di interessare il pubblico dei cacciatori (Range), mentre l’allestimento Trail prevede una destinazione tipicamente ludico-sportiva.
CZ 600 Alpha, la base
Cuore del nuovo sistema è l’azione, realizzata in acciaio o lega d’alluminio a seconda della destinazione dell’arma. Realizzata in tre dimensioni differenti per adeguarsi ai vari calibri già disponibili, presenta elevate caratteristiche di robustezza che permettono di garantirla per almeno 20.000 colpi; contribuisce allo scopo l’innovativo trattamento termico superficiale anticorrosione denominato BobOx. Sulla parte superiore, al fine di offrire all’acquirente un’interfaccia standardizzata per il montaggio dell’ottica, a cavallo dell’ampia finestra di espulsione è disponibile una slitta Picatinny – fresata direttamente sull’azione – oppure la predisposizione per l’impiego degli attacchi tipo Remington 700. L’otturatore presenta sei alette disposte su una doppia corona (tre nel caso dei calibri mini) che permettono lo svincolo del componente mediante una rotazione di 60 gradi. Non manca l’indicatore di percussore armato.
Alpha, la prima lettera dell’alfabeto greco, definisce la base su cui è declinata la nuovissima serie. Si tratta di un’arma sostanzialmente spartana, dove la semplicità è ottenuta mediante l’adozione di una calciatura in polimero rinforzato con fibra di vetro, con l’impugnatura intercambiabile e inserti Soft-touch che ne esaltano il grip. Il design è simmetrico per soddisfare anche i tiratori mancini. È l’allestimento che, insieme a quello denominato Ergo, offre il maggior numero di camerature: otto, cui si aggiunge il .224 Valkyrie per il solo mercato americano. Con un assortimento di calibri che spazia tra il .223 Remington e il .300 Winchester Magnum, è utilizzabile per qualsiasi esperienza di caccia ipotizzabile in Europa.
Tra tradizione e innovazione
L’alimentazione del ciclo di sparo è di tipo controllato con estrattore corto, ponendosi quindi a cavallo tra i sistemi controlled round feeding (la classica alimentazione controllata) di tradizione Mauser e il push feeding (alimentazione libera) che oggi trova una più larga adozione; una scelta che ha la pretesa di combinare i pregi di entrambi i sistemi. Si avvale di un caricatore polimerico bifilare ad alta capacità che sporge minimamente dal profilo dell’arma; contiene cinque colpi nella maggioranza dei calibri con l’eccezione del 6,5 Prc e del .300 WM, la cui autonomia è limitata a 3 colpi. Il pulsante che ne permette lo svincolo, se spinto in avanti, lo blocca (sistema push n’ click): una garanzia di sicurezza in più nell’impiego operativo.
Tra le caratteristiche innovative dell’arma spicca la sicura, collocata sulla coda dell’azione, dal funzionamento, se non inedito, almeno originale; si potrebbe infatti definire come una generica sicura a traversino disposta però in verticale. Viene disinserita dal pollice e re-inserita dall’indice, in entrambi i casi con uno sforzo commisurato, non eccessivo. Una volta che sia stata inserita, ingaggia sia il meccanismo di scatto sia l’otturatore, che non può pertanto essere aperto. Per sbloccarlo in condizioni di sicurezza è necessario operare sulla leva che permette anche lo svincolo del componente, che quindi in questo schema si trova ad assolvere a due funzioni.
Innovativo è anche lo scatto, regolabile senza rimuovere la calciatura. È di tipo diretto, a due tempi solo nella versione più sportiva dell’arma; un grano posto davanti al grilletto consente di scegliere tra quattro regolazioni preimpostate in fabbrica, approssimativamente tra gli estremi di 6 e 13 Newton. La posizione contrassegnata da due punti corrisponde a un peso di sgancio pari a circa 850 grammi.
Venendo alla canna, questo essenziale componente è realizzato per rotomartellatura a freddo e viene garantita per 5.000 colpi (2.500 colpi nel calibro .300 WM) con una precisione sub-Moa (rosata da tre colpi). È filettata così da permettere il montaggio di un freno di bocca o dell’eventuale silenziatore, dove consentito.
Modularità è la parola d’ordine
Tra le peculiarità più significative della nuova serie 600, e la versione Alpha non fa eccezione, spicca l’opportunità della conversione di calibro e della sostituzione della canna con altre di profilo differente; in questo caso l’unica limitazione è data dalla conformazione del calcio. Per provvedere alla sostituzione del tubo è necessario agire sulle tre viti che lo bloccano alla scatola di culatta (sono due nel caso che il componente sia realizzato in alluminio). Il costruttore suggerisce la corretta sequenza (numerando le viti stesse) e la corretta coppia di serraggio, indicata in 5 Nm. Per uniformità, la testa presenta un profilo Torx 25 comune alle due viti deputate a collegare l’azione alla calciatura.
Grazie allo sviluppo modulare del progetto, l’utilizzatore può effettuare la conversione all’interno della scelta di calibri prevista per la dimensione dell’azione in suo possesso; in alcuni casi dovrà provvedere anche al cambio della testina dell’otturatore. In ogni caso, CZ garantisce il mantenimento del punto d’impatto dopo il primo colpo di assestamento. La Alpha monta una canna semi-pesante con lunghezze e passi di rigatura commisurati al calibro scelto; sono 508 millimetri sia per il .308 W sia per il .30-06 S, così da esaltare la compattezza del sistema-arma. A questa versione si affiancano le standard e Varmint (pesante); quest’ultima è l’unica a presentare delle limitazioni nel montaggio, impossibile nell’allestimento Lux. Il montaggio dell’ottica è favorito da una slitta Picatinny fresata direttamente sull’azione.
La calciatura è il campo nel quale si estrinsecano le maggiori differenze tra i cinque modelli presentati. Varia infatti sia per il materiale impiegato per la realizzazione sia per forma ed ergonomia, ritagliate sulle diverse esigenze dell’utilizzatore. In ogni caso presenta un bedding con rinforzi in metallo che esalta le qualità dell’accoppiamento con l’azione e le performance balistiche della canna.
CZ 600 Ergo, uno sguardo alla contemporaneità
Con l’allestimento Ergo, CZ resta nel campo delle armi che più sembrano adattarsi allo spirito dei tempi. Anch’esso dotato di calciatura in polimero rinforzato, sfrutta l’ergonomico disegno thumbhole portato al successo da altri produttori così da fornire uno strumento al tempo stesso facile da portare a caccia e comodo da imbracciare. Anche in questo caso degli inserti in plastica morbida ne esaltano la presa in condizioni operative. La lop standard di 370 mm può essere variata sostituendo il calciolo in gomma, disponibile in tre differenti lunghezze.
L’azione è realizzata in alluminio e porta una slitta Picatinny integrale. Rispetto alla versione Alpha varia il diametro della canna, che viene proposta con profilo sottile per restare nel limite superiore dei 3 chilogrammi con qualsiasi dei calibri previsti (gli stessi della versione entry level).
CZ 600 Lux, visione tradizionale
Il gradino idealmente superiore della scala rappresentata dal modello 600 si chiama Lux e, come ormai stabilito dalla tradizione del produttore ceco, è rappresentato da un’arma dalle forme classiche che monta un calcio in legno di noce selezionato, con poggiaguancia in stile mitteleuropeo e nasello alto; la medesima essenza arricchisce anche l’oliva dell’otturatore. Belle le zigrinature a squama di pesce, sobria concessione alla contemporaneità, interessante è la presenza delle mire metalliche regolabili con il mirino fornito di inserto in fibra ottica per facilitare la collimazione in condizioni di scarsa luminosità; è removibile, registrabile in altezza ed è protetto da un tunnel opportunamente alleggerito. L’azione è in acciaio e presenta la predisposizione per le basi del sistema Remington. Anche in questo caso la canna è del tipo leggero. La scelta dei calibri è limitata a cinque opzioni prettamente venatorie.
La descrizione degli allestimenti 600 Range e 600 Trail è pubblicata su Caccia Magazine di marzo 2022, cui si rimanda per il test completo.
Una prova in parallelo
In occasione dell’evento organizzato dal produttore ho potuto confrontarmi con tutte le cinque versioni della serie 600. Solo apparentemente spartane, sono carabine dotate di grande pragmatismo, realizzate tenendo in massima considerazione le opinioni degli appassionati. Vi si condensa quasi un secolo di esperienze maturate dal produttore con prodotti che hanno saputo conquistare la fama di carabine precise, affidabili, funzionali, ben fatte e dal prezzo contenuto. Tutto confermato anche nel primo contatto con la serie 600. Le calciature, ben realizzate, soddisfano esigenze differenti e parametri soggettivi. Le migliori parole le voglio spendere sullo scatto e la precisione dell’arma: il primo è estremamente pulito oltre che funzionale per la facilità di regolazione; la seconda è ben superiore alla media di altri prodotti presenti sul mercato, a prescindere dal diametro della canna e della versione impiegata.
I prodotti CZ sono distribuiti da Bignami.
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