La peste suina africana induce Eugenio Giani, presidente della giunta toscana, a imporre restrizioni alla caccia nell’Atc Massa 13.
È al confine con l’area infetta dalla peste suina africana; ecco perché da oggi in provincia di Massa Carrara, nel territorio che coincide con l’Atc Massa 13, sarà vietato praticare la caccia vagante col cane, la caccia collettiva al cinghiale (di fatto la girata, la stagione della braccata si è già conclusa) e il controllo della specie in forma collettiva. Lo ha stabilito il presidente della giunta Eugenio Giani con l’ordinanza firmata nella serata di ieri.
L’ordinanza interessa i cacciatori anche nella parte in cui dispone il rafforzamento della cosiddetta sorveglianza passiva, ossia delle battute per la ricerca delle carcasse; si invitano poi gli allevamenti familiari ad accelerare la macellazione dei suini. In generale, la popolazione è chiamata “a intensificare e rafforzare la vigilanza sulle movimentazioni degli animali sensibili”.
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