Il bilancio sociale della Federcaccia (anno solare 2020) racconta bene quanto impatti positivamente il mondo venatorio sulla realtà italiana.
L’impatto potenzialmente generabile è notevole, lo raccontano i numeri che costellano il bilancio sociale della Federcaccia (anno solare 2020, ultimi dati complessivi disponibili). Tra iniziative di gestione faunistica (1.348 ore di lavoro, pari a 363.000 euro) e iniziative ambientali (risanamento e pulizia di aree naturali; bonifica di fiumi, corsi d’acqua e laghi; lotta al bracconaggio: 7.340 ore di lavoro, pari a 234.880 euro) i federcacciatori hanno complessivamente lavorato per 8.688 ore, producendo un valore di 597.880 euro.
A ciò si aggiungono i fondi direttamente raccolti, 1.182.000,32 euro che valgono l’856% in più rispetto al 2019. Se le istituzioni cambieranno la loro “considerazione del mondo venatorio”, si legge nella nota, e riusciranno a coinvolgerlo a fondo, nei prossimi anni l’impatto sociale della caccia potrà risultare decisivo. E, cambiando in parte prospettiva, già ora è un capitolo rilevante del pil italiano: la ricerca dell’Università di Firenze lo spiega nei dettagli.
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