Super tecnologica e classica quel tanto che basta. È la Sauer 101 Highland XTC. Una bolt action che fa uso di carbonio e finiture di ultima generazione senza trascurare i contenuti tradizionali cari agli appassionati del marchio
Fondata nel 1751 – anche se da allora le evoluzioni sono state molte – l’azienda che fa capo al nome di Sauer è la più antica della Germania. In oltre due secoli e mezzo di storia si è affermata come un marchio d’impostazione tradizionale, raffinato, capace di realizzare armi, specialmente quelle da caccia, che rientrano nel novero delle desiderabili. Vicissitudini storiche e finanziari hanno portato il marchio tedesco nella sfera del gruppo Blaser, cui oggi appartiene insieme ad altri mostri sacri: Mauser, Rigby e Blaser stesso, solo per citare i produttori di armi.
Oggi la sua linea di carabine bolt action a destinazione venatoria è articolata in una serie d’ingresso (S100), una intermedia (il solo modello S101 dopo l’eliminazione nel 2015 della gamma S202) e un alto di gamma declinato dal modello S404. A queste si affianca una carabina semiautomatica (S303, lanciata nel 2019) e una completa offerta di fucili a canna liscia che include la doppietta Meisterwerk, i sovrapposti Artemis e Apollon e i semiautomatici della serie SL5.
I pregi della Sauer 101 Highland XTC
La S101 è una carabina bolt action dalle forme eleganti, d’impostazione classica e dalla precisione garantita dal nome del marchio e dalle prove che abbiamo avuto l’opportunità di svolgere nel corso degli anni. Molto ben fatta, stilisticamente gradevole e robusta, grazie all’accuratezza delle lavorazioni e al pregio delle forniture rappresenta al meglio quel segmento intermedio del mercato dove si confrontano tanti tra i grandi. È molto tradizionale – in perfetto stile Sauer – e rispetto all’alto di gamma perde qualcosa in termini di modularità rimanendo uno strumento di grande qualità.
La meccanica della S101 fa affidamento su un un’azione tornita, chiusa, caratteristica che ne garantisce la rigidità e quindi esalta la precisione intrinseca dell’arma. Grazie al sistema Heat Lock proprietario, canna e scatola di culatta sono collegate senza tensioni meccaniche. Alla culatta vanno a innestarsi le 6 alette (due file di 3) dell’otturatore, il cui manubrio ne consente l’apertura mediante una rotazione di 60°.
La particolare finitura dell’otturatore, fluted, e la rettifica effettuata in zona azione garantiscono un movimento molto fluido che esalta la velocità di ripetizione del colpo; sulla coda è posta la sicura a due posizioni Dura Safe. Lo sblocco dell’otturatore con arma in sicura, benefit apprezzabile, è garantito da un pulsante posto sulla destra dell’azione e in grado di svincolare il componente. La sicura manuale blocca il movimento del percussore, mentre un meccanismo automatico ne consente l’avanzamento solo quando l’otturatore è perfettamente chiuso.
Dettagli che fanno la differenza
Lo sgancio del percussore è garantito da un sistema di scatto manovrato da un’appendice apparentemente sovradimensionata ma che favorisce il miglior posizionamento del polpastrello. Il valore dichiarato è di 950 grammi, perfettamente in linea con i risultati riscontrati nella prova strumentale. Un ottimo compromesso tra le varie destinazioni di un’arma che deve poter accontentare una platea molto vasta.
Sulla parte superiore dell’azione sono posizionati i fori filettati per l’aggancio di basi e anelli. L’acquirente può optare per l’attacco proprietario Hexa Lock a sgancio rapido, che garantisce un montaggio solido e molto basso rispetto all’asse della canna, oppure per attacchi universali stile Remington 700. Il montaggio dell’ottica è indispensabile sulla S101 Highland XTC in quanto è proposta senza mire. Alla volata, un apposito tappo copre la filettatura sviluppata per il montaggio di un freno di bocca (Dual Brake il modello proposto da Sauer).
È l’era del carbonio, bellezza
La vera peculiarità della Highland XTC è la calciatura, realizzata mediante la sovrapposizione manuale di fogli in fibra di carbonio da un’azienda ad alta tecnologia che lavora in partnership con Sauer. Ne risulta un componente estremamente leggero che porta a un peso complessivo di circa 2.500 grammi: l’omologa arma in allestimento Classic – con calcio in noce – ha una massa di 3.050 grammi. Il risparmio è evidente e si manifesta con una maggior facilità di porto e trasporto. Nonostante il materiale scelto per la sua realizzazione, la calciatura conserva i contenuti tecnologici presenti in tutte le versioni: anzitutto un bedding in alluminio, brevettato, denominato Ever Rest. È affogato nel calcio e la carcassa è fissata mediante due bulloni. L’accoppiamento è quindi stabile pur conservando l’architettura a canna flottante che esalta la precisione del complesso.
La pistola del calcio presenta un angolo piuttosto aperto per facilitare il raggiungimento del grilletto e la sua trazione in asse con l’asse della canna. Interessante la conformazione della pala del calcio. È leggermente più alta dello standard così da favorire un allineamento più istintivo quando si impieghi l’ottica, come nella quasi totalità dei casi per cui quest’arma è concepita.
Questo allestimento della S101 dispone di un’ampia scelta di calibri, standard e magnum: tra i primi segnalo i vari .243 W, .270 W, 6,5×55 SE, 7×64, .308 W, .30-06 S, 8x57JS e 9,3×62 dell’arma in prova. Tra i secondi i .300 WM e 7mm RM. Tra i due gruppi cambia la lunghezza della canna, rispettivamente 510 e 560 mm, e la capienza del caricatore amovibile (cinque colpi contro quattro). In ogni caso, la Highland XTC è una carabina estremamente compatta.
Canne e varianti
La canna è scanalata, roto-martellata, realizzata nello stabilimento di Isny ove ha sede l’azienda; questo è uno dei (pochi) componenti dove si estrinsecano le economie di scala del gruppo proprietario del marchio. Si tratta di un dettaglio di non poco conto, specie per i puristi che potrebbero temere una “contaminazione” tra le tecnologie dei diversi brand. Il passo di rigatura è di 1:14,2” nell’arma oggetto di valutazione; i calibri .30 sono accomunati dal medesimo passo di 1:11” che tende a uniformare l’offerta di tutti i produttori.
Questo allestimento con calciatura in carbonio si affianca alle altre sei versioni attualmente a catalogo, cercando accontentare tutte le esigenze dei cacciatori più tradizionalisti: sono quindi presenti i modelli con calciatura in legno Classic (il modello entry-level, differisce dagli altri solo per caratteri stilistici e il minor pregio delle essenze impiegate), GTI, Select e Artemis, quest’ultimo in configurazione pensata per le cacciatrici. Non mancano le proposte con calcio in polimero Forest XT e Classic XTA, quest’ultima con nasello regolabile.
Quanto alle finiture, per il top tecnologico della sua gamma intermedia Sauer ha optato per la Dlc (Diamond like carbon) a base di atomi di carbonio ibridati e applicati mediante tecnologia Pa-Cvd (Plasma Assisted Chemical Vapour Deposition) che permette di mantenere bassa la temperatura di deposito e allo stesso tempo di garantire un’ottima adesione. Tra i benefici si evidenziano elevata durezza in termini di resistenza all’abrasione e all’usura, basso coefficiente di attrito (che favorisce la scorrevolezza), ottima inerzia chimica (resistenza alla corrosione e all’aggressione chimica di acidi, basi e sali), compattezza (impermeabilità ai gas), ottime performance isolanti, biocompatibilità.
Il test di precisione
Portare una S101 in poligono è garanzia di ottimi risultati. In occasione di questo test, ho ottenuto il meglio utilizzando un solo caricamento e, per di più, d’impianto tradizionale come il Power Point di Winchester. La rosata ottenuta è straordinaria, nell’ordine del terzo di Moa, nonostante un calibro che non fa della precisione intrinseca la propria dote principale. Sparare con quest’arma – in 9,3×62 – dopo una sessione in .308 Winchester richiede qualche colpo per un “azzeramento” mentale e la necessaria presa di confidenza con il sistema.
L’abbinamento tra un calibro prestante e una calciatura super leggera può essere considerato un azzardo ma non più di tanto. Certo, l’arma scalcia come un cavallo imbizzarrito e non è per niente facile recuperare l’allineamento con il bersaglio in tempi rapidi, però devo riconoscere che la frazione del rinculo che si scarica sulla spalla non è affatto punitiva. Basterebbe poi un freno di bocca per ridurre il rilevamento e aumentare il controllo dell’arma. Insomma, non è necessariamente un abbinamento da esibizionisti o, peggio, da masochisti.
Al di là della precisione, ineccepibile nel corso del test, ho apprezzato lo scatto, diretto, pulito, con una variazione insignificante tra una rilevazione con il dinamometro e la successiva. Molto ben realizzato, quindi, e tarato su un valore adeguato alle necessità della caccia di selezione.
La scheda tecnica della Sauer 101 Highland XTC
Produttore: J.P. Sauer & Sohn
Modello: 101 Highland XTC
Tipo: carabina bolt action
Calibro: 9,3×62
Lunghezza canna: 510 mm
Lunghezza totale: 1.015 mm
Organi di mira: assenti
Caricatore: 5 colpi
Scatto: diretto
Sicura: manuale a due posizioni
Materiali: acciaio, carbonio
Finiture: Dlc
Peso: 2.500 g
Prezzo: 4.190 euro
Sito produttore
Distributore: Blaser Group
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