Diffondendo il testo integrale, l’Arcicaccia commenta il piano di gestione nazionale della tortora.
Le indicazioni sulla caccia sono pochissime, giusto quella di fissare rispettivamente a cinque e quindici abbattimenti il carniere giornaliero e stagionale: approvato dalla conferenza Stato-Regioni e diffuso integralmente dall’Arcicaccia, il piano di gestione nazionale della tortora prevede soprattutto di aumentare i dati scientifici a disposizione e potenziare per numero e qualità gli interventi di miglioramento ambientale. Alla gestione venatoria sostenibile devono infatti affiancarsi la salvaguardia degli habitat e un intenso monitoraggio della specie, anche con sistemi di tracciamento. Da notare che il piano apre alla possibilità di caccia alla tortora in preapertura, in caso limitata a tre giornate.
Ispra e ministero della Transizione ecologica devono ora procedere con l’approvazione definitiva, auspicabilmente prima che le Regioni predispongano i calendari 2022/2023; il piano dovrà poi essere soggetto a una revisione quinquennale. Commentando il testo, l’Arcicaccia nota che “le prescrizioni sull’attività venatoria sono in gran parte già assolte, quantomeno dalle Regioni più virtuose”; e che se si considerano “i dati di abbattimento in Italia la caccia non ha impatto sulle popolazioni”.
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