Il consiglio regionale ha approvato una mozione della Lega che impegna la giunta a facilitare la coesistenza con il lupo.
Per definire le migliori modalità di coesistenza con il lupo la giunta Fontana dovrà confrontarsi costantemente con agricoltori e allevatori lombardi. La vincola a quest’impegno la mozione 638 presentata dalla Lega, prima firmataria Simona Pedrazzi, e approvata all’unanimità dal consiglio regionale. La giunta dovrà inoltre spingere governo e parlamento ad approvare il piano nazionale sul lupo, definire meglio le procedure per la denuncia e l’indennizzo dei danni e rifinanziare le misure a difesa di agricoltori e allevatori.
Alle firme dei consiglieri leghisti si è aggiunta anche quella di Barbara Mazzali (Fratelli d’Italia), che ritiene che il lupo «debba essere gestito [come] tutte le altre specie selvatiche presenti sul territorio nazionale, così come avviene in altri Stati europei». Non ha infatti più senso inserirlo tra le specie particolarmente protette: il lupo «si è ripreso la dignità di animale selvatico e ha ripopolato la penisola». Il suo impatto «sul mondo agricolo e zootecnico» impone di gestirlo. Per Mazzali diventa dunque opportuno ripensare la legge quadro sulla caccia trasformando da «tutela a gestione della fauna selvatica» il principio che la ispira.
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