La Lombardia autorizza il controllo del piccione di città: saranno prelevabili 20.000 esemplari da 800 cacciatori.
Non solo le Marche: anche la Lombardia ha autorizzato il controllo del piccione di città. Lo fa sapere l’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi che ricorda che in quindici anni la specie ha causato danni all’agricoltura per più di un milione di euro (100.000 solo nel 2020). «Visto che i metodi dissuasivi non funzionano, riteniamo opportuno un intervento che è stato autorizzato da Ispra» commenta Rolfi.
Le operazioni di controllo prenderanno il via il 19 settembre e andranno avanti fino alla fine di gennaio, senza interruzioni e su tutto il territorio regionale nel raggio di 100 metri dai terreni agricoli. La Regione ha fissato a 20.000 il numero massimo di piccioni prelevabili e a 800 i cacciatori da coinvolgere. Chi vuole partecipare alle operazioni di controllo dovrà contattare gli uffici territoriali tra il 26 luglio e il 9 agosto e presentare apposita richiesta. Il carniere giornaliero e stagionale sarà definito in seguito.
Barbara Mazzali, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, apprezza la mossa ma chiede «più coraggio»: il numero massimo di piccioni prelevabili e di cacciatori coinvolti «è troppo esiguo». Sarebbe auspicabile pensare «a un piano quinquennale, come in Emilia Romagna, in modo da snellire le procedure e rendere più efficaci» le operazioni di controllo.
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