Face ricorda quale sia il vero impatto della caccia sulla conservazione della tortora. I problemi nascono altrove (agricoltura intensiva, distruzione degli habitat); l’interesse del mondo venatorio in realtà favorisce la specie.
L’impatto della caccia sulla conservazione della tortora è decisamente inferiore rispetto alla distruzione degli habitat. Lo dimostrano i dati sul declino della specie, che salvano i dieci Stati europei in cui la caccia è consentita. E, sostiene Face cui si devono anche le prime due affermazioni, non è poi così sorprendente.
Nei Paesi in cui il prelievo è consentito i cacciatori stanno infatti da tempo lavorando per tutelare o recuperare gli habitat favorevoli alla tortora: in Francia si piantano siepi su siepi, in Grecia si seminano ogni anno colture a perdere su migliaia di ettari. Tenere aperta la caccia, ribadisce Face, assicura che queste iniziative non s’interrompano.
Si stima che in Europa ci siano tra 1.980.000 e 3.440.000 coppie nidificanti. E, scrive Face, in Italia si è addirittura invertita la tendenza al declino.
Negli ultimi giorni la tortora è al centro della discussione politica, tra interrogazioni al governo italiano e lettere ufficiali alla Commissione europea.
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