Nella gamma di accessori per la caccia, Blaser ha completamente rivisto il Carbon shooting stick. Ora dotato di caratteristiche che ne migliorano l’impiego a caccia.
Il bastone – stick in inglese, Alpenstock in tedesco – è un accessorio utilissimo in ogni condizione di caccia agli ungulati. Particolarmente quando strutturato in una configurazione come quella del Carbon shooting stick 2.0 di Blaser, che si avvale di due punti di contatto con l’arma.
Il contatto è assicurato da due appoggi, gommati, con l’anteriore che dispone di un’impugnatura anatomica per facilitare la saldezza della presa. Una volta in posizione, la carabina ha comunque la possibilità di ruotare in orizzontale su un ampio angolo di campo (circa 20 metri alla distanza di 100 metri). Quattro sono gli steli la cui conformazione garantisce due punti di contatto con il terreno. Le basi e numerose altre componenti dello stick sono in gomma, così da favorire la presa e ridurre la rumorosità in ogni condizione di utilizzo. Ogni stelo, telescopico, è frazionato in tre sezioni così da consentire la migliore regolazione in altezza e una dimensione compatta nel trasporto.
Rispetto al modello precedente, le viti – in elastomero – possono ora essere strette più saldamente e quindi garantire una posizione stabile in ogni situazione di caccia. Una serie di indici stampati sugli steli facilita la regolazione in altezza. Un perno in gomma dura nella base d’appoggio riduce al minimo il rumore durante l’uso. La cinghia staccabile e regolabile che unisce la parte anteriore a quella posteriore assicura una diffusione costante del peso del bastone nel trasporto e la regolazione della distanza ottimale tra gli appoggi.
Il Carbon shooting stick 2.0 è distribuito da Blaser Group, disponibile a 314 euro.
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