La commissione consiliare non si è ancora espressa sul calendario venatorio dell’Umbria. Prima c’è da capire quale sia la posizione delle Marche sul divieto di caccia nei valichi montani.
La terza commissione consiliare ha deciso di prendere tempo e ancora non esprimersi sul calendario venatorio dell’Umbria. Pertanto la giunta ha proposto di stralciare la parte sulla caccia di selezione e approvarla quanto prima, per poi dedicarsi con calma alle altre forme di prelievo. La questione irrisolta riguarda la posizione delle Marche sul divieto di caccia nei valichi montani: fin quando non si saprà che cosa viene deciso su Bocca Trabaria e i passi Carosina e del Fossato di Vico, la commissione non vuole esprimersi. Si vogliono evitare “disparità di trattamento fra cacciatori umbri e marchigiani qualora le Marche dessero il via libera anche alla caccia nei valichi montani” commenta la Lega, da cui viene la richiesta di rinvio.
Nel frattempo l’opposizione fa sapere che la giunta di centrodestra ha accolto una delle sue proposte e che stanzierà fondi straordinari per risarcire i danni subiti dagli agricoltori. Quest’intervento, commentano i consiglieri di centrosinistra, consentirà di “non lasciare esclusivamente a carico delle squadre di cinghialisti l’onere di coprire i danni all’agricoltura”.
Non perdere le ultime news sul mondo venatorio e i test di ottiche, armi e munizioni. E scopri i contenuti di Caccia Magazine giugno 2021 e dello speciale sulla ricarica delle munizioni, in edicola.