Federcaccia, Arcicaccia, Anuu, Enalcaccia, Libera Caccia, Italcaccia, Coldiretti e Cia chiedono alla Regione di modificare ancora il calendario venatorio della Campania.
Anche se alcune indicazioni sono state recepite, la bozza del calendario venatorio della Campania è ancora troppo restrittiva. Pertanto Federcaccia, Arcicaccia, Anuu, Enalcaccia, Libera Caccia, Italcaccia, Coldiretti e Cia chiedono alla Regione di intervenire di nuovo consentendo la preapertura e riducendo alcune restrizioni su date e specie.
Cacciatori e agricoltori chiedono dunque di consentire cinque giornate di preapertura al colombaccio (1, 4, 5, 8 e 12 settembre) e tre alla tortora (1, 4 e 5 settembre). È fondamentale che entro la settimana la Regione contatti il ministero della Transizione ecologica o direttamente la Commissione europea per trasmettere i dati sulla gestione adattiva della specie. Nella lettera si chiede inoltre di autorizzare la caccia alla volpe dal 19 settembre e la caccia a beccaccia, beccaccino e frullino fino al 31 gennaio.
Dettagliate anche le indicazioni per le aree Natura 2000, per le quali si suggerisce anche di abolire il silenzio venatorio disposto il lunedì. In queste zone il calendario deve inoltre consentire la caccia a:
- tortora dal 19 settembre al 31 ottobre;
- quaglia dal 19 settembre al 19 novembre;
- coniglio selvatico e starna (solo se presente nei piani di prelievo proposti dagli Atc) dal 2 ottobre al 29 novembre;
- allodola, merlo, fagiano, cinghiale e lepre (non in presenza di lepre italica) dal 2 ottobre al 31 dicembre;
- volpe dal 19 settembre al 23 gennaio;
- beccaccia, cesena, tordo sassello, tordo bottaccio e colombaccio dal 2 ottobre al 23 gennaio;
- avifauna acquatica dal 19 settembre al 23 gennaio;
- gazza e cornacchia grigia dal 2 ottobre al 10 febbraio.
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