Raccolti i segni di presenza su tutto il territorio: il piano nazionale lupo entra nella seconda fase.
Il prossimo passaggio sarà stimare la distribuzione e l’abbondanza della popolazione su tutto il territorio: negli scorsi giorni si è infatti conclusa la prima fase del piano nazionale lupo, quella legata alla raccolta dei segni di presenza. Lo rende noto Ispra che il ministero dell’Ambiente, ora della Transizione ecologica, ha chiamato a coordinare il monitoraggio.
La prima fase del piano ha coinvolto 3.000 persone su 23.000 chilometri di transetti. L’utilizzo di un protocollo standardizzato permetterà di ottenere un modello statistico su basi scientifiche. I dati, “robusti e attendibili, costituiranno la fotografia iniziale del monitoraggio e la base decisionale delle future politiche di conservazione e gestione della specie”. Il laboratorio Ispra di Ozzano dell’Emilia ha già avviato le analisi genetiche dei campioni raccolti.
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