La cabina di regia del mondo venatorio invita la politica a muoversi con cautela sulla caccia alla tortora.
È prematuro parlare “di una moratoria ineludibile” della caccia alla tortora: lo scrive la cabina di regia del mondo venatorio rivolgendosi al governo dopo la nota del ministero della Transizione ecologica. È infatti in corso un progetto internazionale sulla gestione adattiva della specie; predisposto da un consorzio di enti di studio e “suddiviso nelle due vie di migrazione-nidificazione, sta arrivando alla fase finale”. E dunque è probabile che, soprattutto per la rotta migratoria centro-orientale, “si arrivi all’assegnazione di quote abbattibili nei singoli Stati membri”. Peraltro nell’ultima bozza del piano nazionale l’Ispra “propone due giornate di caccia in preapertura”. Si tratta di un intervento “in armonia con la [sua] posizione degli ultimi anni, prima dell’intervento del governo che ha di fatto contraddetto il suo stesso ente tecnico di riferimento”.
Non è l’unica lettera spedita dalle sette associazioni venatorie riconosciute. La cabina di regia ha infatti scritto anche alle Regioni invitandole “ad approvare [rapidamente] l’ultima proposta presentata dalla Sardegna”, così “da scongiurare la moratoria” (la posizione del ministero è “fuori luogo, intimidatoria e priva di qualsiasi fondamento”) e consentire che la caccia alla tortora non sia sospesa. Le associazioni venatorie si dicono infine favorevoli all’approvazione del piano nazionale di gestione; è opportuno però mantenere alcune giornate di preapertura e la possibilità di intervenire in corsa sul prelievo a seconda dei dati raccolti.
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