Il consiglio dei ministri ha deciso di mandare davanti alla Consulta la nuova legge toscana sulla caccia. Due gli articoli sotto inchiesta.
Ungulati e caccia in deroga spingono il governo Conte a impugnare la nuova legge toscana sulla caccia. Su proposta del ministro Boccia, il consiglio dei ministri chiama dunque in causa la Corte costituzionale che dovrà esprimersi sulla vicenda. Due gli articoli contestati, 24 e 30. Sul secondo, che si compone di un solo comma (“Il limite al prelievo delle specie in deroga non si cumula con il numero totale di [esemplari] di fauna migratoria”), la contestazione è chiara. Più complesso capire dove si annidi il presunto problema nell’articolo 24, che ripensa la gestione degli ungulati alla scadenza della legge obiettivo.
Qualche indicazione la si trae confrontando il vecchio e il nuovo testo: la gestione degli ungulati, selezione al cinghiale compresa, è passata agli Atc. Che sia questo il nodo? Se ne saprà di più una volta che la discussione si sarà incardinata. Per adesso conta la notizia, i cacciatori toscani devono interessarsi alla cronaca giudiziaria una volta ancora. E a due settimane dalle elezioni regionali per la maggioranza uscente è un pensiero in più. Arrivato, ma si sa che la politica è così, da un governo che dell’eventuale ribaltone potrebbe risentire in prima persona.
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