Criticato duramente da un esponente dell’animalismo integralista il progetto scuola messo a punto dalle federcacciatrici. La responsabile del Coordinamento nazionale risponde.
Alle offese (meglio orfani che figli di madri cacciatrici) pubblicate sul web da un animalista integralista che ha commentato l’iniziativa didattica volta a diffondere la cultura faunistica e ambientale nelle scuole, Isabella Villa, responsabile del Coordinamento nazionale cacciatrici Federcaccia, ha così puntualmente risposto.
Al di là delle sterili offese ai cacciatori
Il problema ancora una volta è a monte. Il mondo animalista integralista non accetta di riconoscere che la caccia fa parte della nostra storia, l’uomo ha sempre cacciato per procurarsi il cibo e lo fa anche oggi perché, anche se oggi la caccia non è necessaria per soddisfare un’esigenza alimentare, dietro all’ars venandi c’è un patrimonio fatto di cultura e tradizione.
Meglio un pezzo di carne di cinghiale a basso contenuto di colesterolo o un bistecca piena di steroidi? Non voglio aprire sterili dibattiti, né pormi contro gli allevatori. Chi non l’ha provato non può conoscere il gusto di assaporare un piatto di selvaggina cacciata personalmente. Dentro c’è la passione.
Così puntualizza Isabella Villa e aggiunge: Che cosa ne sanno certi ambientalisti del veder sorgere il sole nel bosco, dell’ammirare i cambiamenti della vegetazione con il passare delle stagioni, che cosa ne sanno del duro lavoro per mantenere puliti quei boschi, per cercare di preservarli dagli incendi e per renderli fruibili a tutti?
Progetto scuola federcacciatrici: l’obiettivo è una corretta cultura ambientale
Questo è il messaggio che il Coordinamento nazionale delle federcacciatrici che ho l’onore di presiedere vuole lanciare attraverso il suo progetto scuola. Progetto che si propone di insegnare ai bambini, non certo come uccidere un animale, ma il rispetto della natura e degli animali che vivono nei nostri boschi. Questo e molto altro. Saranno i bambini a decidere, una volta cresciuti, se diventare cacciatori e non saremo certo noi mamme-cacciatrici a imporlo.
Il nostro progetto scuola è un piano educativo che è già stato accolto positivamente in molti istituti di ogni ordine e grado, e che quest’anno si appresta a partire nonostante le limitazioni dettate dall’emergenza sanitaria.
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